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Grande rosso piemontese, complesso, austero e dal grande potenziale evolutivo, ottenuto da uve Nebbiolo in purezza. Da gustare con piatti a base di carne rossa, selvaggina, brasati o formaggi stagionati.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 100% Nebbiolo |
Denominazione | Barolo DOCG |
Annata | 2006 |
Abbinamenti | Salumi, Pasta con sughi di carne rossa e selvaggina, Arrosti, Formaggi stagionati |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Piemonte |
Stato | Italia |
Località
Serralunga d'Alba (CN).
Terreno
Suolo franco limoso, sabbioso, alcalino, povero in sostanza organica.
Altitudine/Esposizione
450 metri s.l.m./Sud-ovest/Sud.
Sistema di allevamento
Guyot.
Metodo produttivo
Fermentazione a temperatura controllata, con follature giornaliere.
Maturazione per oltre 30 mesi, passando da barrique (nuove, di secondo e terzo passaggio), botte grande, acciaio e bottiglia.
Colore rosso rubino molto carico con lievissime note aranciate, carico.
Al naso regala un bouquet intenso, complesso e speziato, con note di frutti rossi e lievi cenni di cuoio e cacao.
In bocca è ricco, corposo, complesso, profondo e molto persistente.
Azienda agricola a conduzione familiare che produce annualmente circa 100.000 bottiglie con uve provenienti esclusivamente da circa 22 ettari di vigna di proprietà, ubicati nei comuni di Barolo, Monforte, Roddino, Serralunga e Sinio. Dal 1991 si producono vini ben riconoscibili sia per il vitigno, sia per la zona di provenienza, rispettando e cercando di preservare ambiente e territorio. Per la vigna ci si avvale dei migliori principi della lotta integrata, coniugando un’accorta gestione agronomica con il solo utilizzo di prodotti biologici per la difesa fitosanitaria. I vigneti sono inerbiti, concimati organicamente e non vengono diserbati chimicamente. La certificazione biologica è stata ottenuta nel 2017, dopo 3 anni di conversione biologica. Le uve, una volta raccolte a mano, vengono immediatamente trasportate in cassette alla cantina per essere cernite, diraspate e pigiate. Per quanto riguarda la vinificazione si ricorre a diverse soluzioni, così come si cerca di limitare al massimo l’utilizzo di solfiti, chiarificazione e filtrazione. Le fermentazioni alcoliche e malolattiche di tutti i vini avvengono spontaneamente. Negli ultimi anni si è provveduto a ridurre la percentuale di rovere nuovo utilizzato, i tempi di permanenza dei vini in legno, le temperature di fermentazione e diminuito l’estrazione per ottenere vini più snelli e freschi.