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Il vitigno internazionale Chardonnay è ormai una presenza consolidata nei vigneti di Terlano, che lo vinifica tutti gli anni anche in purezza, ottenendo un vino di spiccata freschezza con una componente molto interessante di frutti tropicali.
Tipologia vino | Vino Bianco |
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Vitigno | 100% Chardonnay |
Denominazione | Alto Adige DOC |
Annata | 2023 |
Abbinamenti | Gamberi crudi, Risotto alle verdure, Canederli di formaggio, Minestra di patate o di sedano, Branzino in crosta di sale, Paillard di vitello, Robiola |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Stato | Italia |
Altitudine
260-350 metri s.l.m.
Metodo produttivo
Vendemmia e selezione manuale delle uve.
Pigiatura delicata e sfecciatura.
Fermentazione lenta, a temperatura controllata, in cisterne d’acciaio inox.
Affinamento per 6-7 mesi sui lieviti fini in fusti d’acciaio.
Colore giallo paglierino chiaro e scintillante.
Al naso regala sentori di banana, mela cotogna, frutto della passione, mango, melone e melissa.
Al palato si presenta morbido e armonico, con un leggero aroma di pera associato a sentori di frutta esotica tropicale. A tutto ciò si aggiunge una lieve nota salata e minerale, che lo rende morbido, conferendogli un volume assai accattivante.
Fondata nel 1893, è una delle cooperative di produttori più all’avanguardia di tutto l’Alto Adige. I suoi 143 soci attuali coltivano 190 ettari di vigneti, pari a una produzione annua totale di 1,5 milioni di bottiglie. In cantina maturano esclusivamente vini DOC, per il 30 percento rossi e per il 70 percento bianchi. Una particolarità di Terlano è la micro-parcellizzazione dei vigneti, che agevola la loro gestione più accurata e mirata. Il fatto che molti vigneti si trovino su terreni impervi richiede più lavoro manuale, ma dà alla Cantina molti più margini per ottenere da ogni vigna tutto il suo potenziale di qualità. L’obiettivo è mantenere sane e vitali quante più viti antiche possibile, in modo che ciascun vigneto possa dare il meglio di sé nei vini ottenuti. Rinunciare all’uso degli erbicidi, e coltivare il terreno in base alle esigenze di ciascun vigneto, sono due presupposti essenziali per una viticoltura in sintonia con la natura. C’è un filo conduttore che accompagna la storia e permea la filosofia della Cantina di Terlano, ossia il valore attribuito al tempo, alla lentezza e alla decelerazione. Questo ruolo essenziale del tempo non riguarda solo l’estrema longevità dei vini bianchi di questa zona, ma anche il fatto che sui ripidi pendii che sovrastano Terlano il vino si produce già da millenni, e che ad accudire e curare quelle viti sono da molte generazioni le stesse famiglie di viticoltori. In un’epoca frenetica come quella che stiamo vivendo, questa costanza e questo radicamento nella tradizione sono un privilegio raro e straordinario.