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Tre vigneti selezionati, con impianti che hanno ormai quasi un secolo di vita, forniscono uve molto concentrate e ricche di estratti per una selezione di Lagrein imperdibile, caratterizzata da un bouquet variegato e intenso e un sapore compatto e inconfondibile.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 100% Lagrein |
Denominazione | Alto Adige DOC |
Annata | 2021 |
Abbinamenti | Filetto rosa di cervo in crosta di noci con ortaggi a radice e cavolo blu, Costine di manzo brasate con polenta mista e verdurine, Guanciale di vitello brasato e schiuma di sedano |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Stato | Italia |
Altitudine/Esposizione
250-270 metri s.l.m./Sud-ovest.
Metodo produttivo
Vendemmia e selezione delle uve manuali.
Diraspatura dei grappoli e successiva fermentazione lenta in cisterne di acciaio inox, a temperatura controllata, con movimentazione delicata del mosto.
Fermentazione malolattica svolta.
Affinamento per 18 mesi in barrique (1/3 in botti nuove).
Assemblaggio 3 mesi prima dell'imbottigliamento.
Colore rosso rubino carico e impenetrabile, con riflessi viola.
Al naso regala un bouquet molto carico e ricco di sfaccettature, con una velatura di liquirizia, chicchi di caffè, baccelli di vaniglia, chiodi di garofano e tè nero. Un profumo aromatico ma anche fruttato, con sentori di marasca e mirtillo nero.
Al palato si presenta armonico, con aromi decisamente compatti, concentrati e variegati, caratterizzati non solo da un gusto fruttato, ma anche da aromi speziati e da una leggera nota dolciastra di cioccolato fondente. Tannini molto raffinati.
Fondata nel 1893, è una delle cooperative di produttori più all’avanguardia di tutto l’Alto Adige. I suoi 143 soci attuali coltivano 190 ettari di vigneti, pari a una produzione annua totale di 1,5 milioni di bottiglie. In cantina maturano esclusivamente vini DOC, per il 30 percento rossi e per il 70 percento bianchi. Una particolarità di Terlano è la micro-parcellizzazione dei vigneti, che agevola la loro gestione più accurata e mirata. Il fatto che molti vigneti si trovino su terreni impervi richiede più lavoro manuale, ma dà alla Cantina molti più margini per ottenere da ogni vigna tutto il suo potenziale di qualità. L’obiettivo è mantenere sane e vitali quante più viti antiche possibile, in modo che ciascun vigneto possa dare il meglio di sé nei vini ottenuti. Rinunciare all’uso degli erbicidi, e coltivare il terreno in base alle esigenze di ciascun vigneto, sono due presupposti essenziali per una viticoltura in sintonia con la natura. C’è un filo conduttore che accompagna la storia e permea la filosofia della Cantina di Terlano, ossia il valore attribuito al tempo, alla lentezza e alla decelerazione. Questo ruolo essenziale del tempo non riguarda solo l’estrema longevità dei vini bianchi di questa zona, ma anche il fatto che sui ripidi pendii che sovrastano Terlano il vino si produce già da millenni, e che ad accudire e curare quelle viti sono da molte generazioni le stesse famiglie di viticoltori. In un’epoca frenetica come quella che stiamo vivendo, questa costanza e questo radicamento nella tradizione sono un privilegio raro e straordinario.