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Quest’uvaggio storico, ottenuto da una miscela delle tre varietà più tradizionali coltivate a Terlano, ossia Pinot bianco, Chardonnay e Sauvignon, è prodotto fin da quando fu fondata la cantina, ed è un vino estremamente strutturato. Il Pinot bianco - la varietà presente in percentuale maggiore - gli dona freschezza e una buona acidità, lo Chardonnay morbidezza e calore, mentre il Sauvignon Blanc contribuisce con le sue raffinate caratteristiche aromatiche.
Tipologia vino | Vino Bianco |
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Vitigno | 60% Pinot Bianco, 30% Chardonnay,10% Sauvignon Blanc |
Denominazione | Alto Adige DOC |
Annata | 2023 |
Abbinamenti | Insalata di asparagi, Canederli allo speck, Pizza, Pasta al pomodoro, Penne all'arrabbiata, Focaccia al rosmarino, Salsiccia, Carni bianche, Vitello, Parmigiano, Pecorino fresco |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Stato | Italia |
Terreno
Suolo ricco di scheletro e di argille sabbiose, con un elevato tenore di quarzo. Manca la componente del carbonato di calcio, cosa che determina dei valori di pH leggermente acidi.
Altitudine/Esposizione
280-700 metri s.l.m./Sud/Sud-ovest.
Metodo produttivo
Vendemmia e selezione manuale delle uve.
Pigiatura delicata e sfecciatura per sedimentazione naturale.
Fermentazione lenta, a temperatura controllata, in cisterne d’acciaio inox.
Affinamento per 5-7 mesi, sui lieviti fini, in parte in fusti d’acciaio inox (80%) e in parte in botti di legno grandi (20%).
Colore giallo paglierino scintillante con sfumature verdi.
Al naso regala note fruttate di mela verde e pesca bianca, ma anche raffinate sfumature di melissa e menta.
Al palato, come al naso, si avverte nettamente l’aroma di pesca, che conferisce al vino molta vivacità. Il profilo organolettico, assai articolato, scaturisce da un gioco tra freschezza e gusto minerale, impreziosito da un retrogusto assai prolungato.
Fondata nel 1893, è una delle cooperative di produttori più all’avanguardia di tutto l’Alto Adige. I suoi 143 soci attuali coltivano 190 ettari di vigneti, pari a una produzione annua totale di 1,5 milioni di bottiglie. In cantina maturano esclusivamente vini DOC, per il 30 percento rossi e per il 70 percento bianchi. Una particolarità di Terlano è la micro-parcellizzazione dei vigneti, che agevola la loro gestione più accurata e mirata. Il fatto che molti vigneti si trovino su terreni impervi richiede più lavoro manuale, ma dà alla Cantina molti più margini per ottenere da ogni vigna tutto il suo potenziale di qualità. L’obiettivo è mantenere sane e vitali quante più viti antiche possibile, in modo che ciascun vigneto possa dare il meglio di sé nei vini ottenuti. Rinunciare all’uso degli erbicidi, e coltivare il terreno in base alle esigenze di ciascun vigneto, sono due presupposti essenziali per una viticoltura in sintonia con la natura. C’è un filo conduttore che accompagna la storia e permea la filosofia della Cantina di Terlano, ossia il valore attribuito al tempo, alla lentezza e alla decelerazione. Questo ruolo essenziale del tempo non riguarda solo l’estrema longevità dei vini bianchi di questa zona, ma anche il fatto che sui ripidi pendii che sovrastano Terlano il vino si produce già da millenni, e che ad accudire e curare quelle viti sono da molte generazioni le stesse famiglie di viticoltori. In un’epoca frenetica come quella che stiamo vivendo, questa costanza e questo radicamento nella tradizione sono un privilegio raro e straordinario.