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Eccellente rosso, potente e opulento, dai profumi intensi e concentrati. Ottenuto da uve Nebbiolo vinificate in purezza, è un vino perfetto per accompagnare primi e secondi piatti importanti e saporiti.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 100% Nebbiolo |
Denominazione | Barbaresco DOCG |
Annata | 2019 |
Filosofia produttiva | Biologico |
Abbinamenti | Pasta all’uovo, Carne rossa, Cacciagione da piuma, Formaggi di media stagionatura |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Piemonte |
Stato | Italia |
Terreno
Sabbioso-calcareo.
Forma di allevamento
Guyot.
Metodo produttivo
Fermentazione con sistema di rimontaggio tradizionale in vasche d’acciaio, a una temperatura controllata, per un periodo di 10 giorni.
Maturazione per 24 mesi di cui il 60% in botte di rovere francese da 2.25 hl e il 40% in botte di rovere di Slavonia da 30 hl.
Colore rosso granata intenso con toni aranciati tipici del Nebbiolo.
Al naso presenta un bouquet intenso e ampio con note floreali, di frutti rossi e di spezie dolci.
In bocca è pieno e asciutto con inizio morbido, si sviluppa con struttura gradevolmente tannica.
Famiglia e terra. Radici di piante ma anche di persone. Quelle della gens romana Naevia che diede il nome alla cittadina di Neive, ma anche quelle della famiglia Rivetti che proprio a Neive abita e lavora sin dalla metà dell’800. Prima ‘Pinin’ poi Dante. Quest’ultimo, dalla seconda metà degli anni ’70, guida la cantina di famiglia che da questo momento in poi prenderà il nome di Dante Rivetti. La questione di etichetta per l’azienda di Bricco Neive non si ferma al nome da imprimere sulle bottiglie, ma al dovere di fornire, grazie ai propri vini, piena espressività ai vitigni classici del Piemonte. Grappoli che da queste parti sono di casa, ma che addirittura per i Rivetti lo sono più che mai, visto che vengono coltivati proprio accanto alla stessa cascina dove abita la famiglia. Il cuore della produzione si concentra su uve Nebbiolo, Barbera e Moscato, ma anche Nebbiolo, Arneis, Merlot, Pinot Nero e Chardonnay. Dal 2016 Massimo Rivetti può fregiarsi del certificato di produzione biologica.