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Le rive meridionali del Benaco hanno conservato da sempre la tradizione di un vino leggiadro, fresco e gentile come il Rosa dei Frati: un rosato di alto livello, ottenuto da un blend di uve Gropello, Marzemino, Barbera e Sangiovese, capace di sorprendere per la propria semplice autorevolezza. La facilità di beva invita al bicchiere successivo con un atteggiamento di spensieratezza.
Tipologia vino | Vino Rosato |
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Vitigno | Groppello, Marzemino, Sangiovese, Barbera |
Annata | 2021 |
Abbinamenti | Salumi non eccessivamente grassi, Verdure fritte, Funghi, Pomodoro e mozzarella, Paste delicate, Risotti primaverili, Carni bianche leggere, Pesci con lavorazione decisa |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,375l |
Regione | Lombardia |
Stato | Italia |
Terreno
Suolo calcareo, argilloso, limoso e sabbioso.
Sistema di allevamento
Guyot semplice e doppio.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale
Vinificazione in acciaio con lieve contatto macerativo.
Fermentazione malolattica non svolta.
Affinamento in acciaio sui lieviti fini 6 mesi.
Evoluzione per 2 mesi in bottiglia.
Colore rosa chiaro.
Al naso evidenzia sentori di fiori di biancospino, mela verde, mandorla bianca e ciliegia selvatica.
In bocca è gustoso, fresco, sapido e capace di stimolare il palato grazie alla sua vivida acidità e ai sentori di piccoli frutti rossi.
Azienda nota sin dal 1782 come attesta un documento che riferisce “di una casa con cantina sita in Lugana nel tener di Sermion detta il luogo dei Frati”. Nel 1939 Felice Dal Cero, figlio di Domenico, già viticoltore in Montecchia di Crosara, nel veronese, si trasferì in quella casa, in Lugana di Sirmione, intuendo fin da subito l’alta vocazione vitivinicola della zona. Dopo trent’anni di lavoro in vigna e in cantina, nel 1969, il figlio Pietro partecipò alla nascita della DOC iniziando a imbottigliare la sua prima etichetta di Lugana Casa dei Frati, successivamente detta Ca’ dei Frati. Nel 2012 Pietro Dal Cero viene a mancare lasciando l’eredità culturale alla moglie Santa Rosa e ai figli Igino, Gian Franco ed Anna Maria, che gestiscono l’azienda con la stessa passione e determinazione. Le uve di ogni vigneto vengono vinificate separatamente per poter avere una visione più chiara delle espressioni del “terroir”. Le lavorazioni avvengono nel massimo rispetto della materia prima attraverso una tecnica innovativa affinata negli anni, che consente di ottenere vini integri e longevi.