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Rosso d'altri tempi, raffinato e ricco di sfumature aromatiche, ottenuto da uve 100% Pinot Nero. La lunga maturazione in legno regala sentori di sottobosco, goudron, legno bruciato e tartufo.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 100% Pinot Nero |
Denominazione | Venezia Giulia IGT |
Annata | 2017 |
Abbinamenti | Salumi, Carni alla griglia, Tagliata, Pollo arrosto |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Località Corona, Comune di Mariano del Friuli, e Farra d'Isonzo (GO).
Terreno
A scheletro prevalente, con forte presenza di sesquiossidi di ferro e scarsa dotazione in sostanza organica e in elementi nutritivi.
Anno d'impianto
1990.
Esposizione
Sud.
Sistema di allevamento
Guyot.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale in leggera sovramaturazione.
Diraspatura e pigiatura delle uve.
Fermentazione spontanea sulle bucce per circa 30 giorni, con svariate follature, rimontaggi e 1-2 délestage giornalieri.
Separazione del mosto fermentato dalle bucce.
Maturazione in differenti botti da 2000 litri, costruite artigianalmente, usando diverse varietà di legno tipiche della zona. Completamento della fermentazione malolattica e affinamento per 3-4 anni sui lieviti, con bâtonnage periodici.
Assemblaggio in recipiente di acciaio, con sosta per almeno 3 mesi per favorire la naturale decantazione delle parti grossolane sul fondo.
Imbottigliamento senza alcuna filtrazione e affinamento in cantina a temperatura costante.
Colore rosso rubino luminoso.
Al naso regala un bouquet etereo e intensissimo, con note di goudron, tartufo, lampone, mora selvatica, sottobosco e pepe nero.
Al palato si presenta intenso, asciutto, elegante e caldo. Tannini vellutati. Finale di ottima persistenza.
Quella dei Bressan è una storia complessa, fatta di amore per i valori. La famiglia simboleggia la prima pietra su cui poggiano saldamente la storia e le antiche tradizioni di casa Bressan. Lo spirito secolare della famiglia vive là dove i pendii del Collio degradano dolcemente per aprirsi nella valle del fiume Isonzo, in un angolo di terra protetto a Nord dalle Alpi e aperto a Sud ai venti caldi del mare Adriatico, dove un raro connubio di elementi naturali (geografici, geologici e climatici) vanno a costituire un terroir unico e irripetibile. La catena delle Alpi Giulie crea una barriera naturale ai freddi venti del Nord, mentre l’adiacente fiume Isonzo, andando a sfociare nel vicino mare Adriatico, apre la via alle brezze calde provenienti da Sud, da quello stesso mare che trae beneficio da sempre dagli influssi della Corrente del Golfo. I vigneti Bressan, estesi su una superficie di circa 20 ettari, si trovano su una larga altura ghiaiosa che si erge a circa 18-20 metri di altezza, rispetto a una terra più bassa ed umida, che viene definita appunto “bassa friulana”. La famiglia Bressan, ancora oggi, continua a interpretare il vino come frutto di scrupolose tradizioni di mastri vinai che sapientemente uniscono l’antica scienza dell’enologia con metodi anteriori alla moderna tecnologia, nel solco del rispetto di una lunghissima tradizione che rifiuta categoricamente quella modernità che tutto appiattisce.