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Bianco macerato, vera gemma friulana, nato dal classico blend di uve Tocai Friulano, Malvasia e Ribolla Gialla, cresciute sui pendii collinari di marne arenarie del Collio. Grazie alla sua straordinaria finezza è un vino molto versatile negli abbinamenti gastronomici.
Tipologia vino | Vino Bianco |
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Vitigno | Tocai Friulano, Malvasia, Ribolla Gialla |
Denominazione | Venezia Giulia IGT |
Annata | 2018 |
Abbinamenti | Primi ai frutti di mare, Pesce alla griglia, Formaggi |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Farra d'Isonzo (GO).
Terreno
Colline di natura prevalentemente argillosa, con presenza massiccia di marne calcaree scistose, fogliettate e strati di arenarie di natura quarzoso-feldspatica di origine eocenica.
Anno d'impianto
1990.
Sistema di allevamento
Guyot.
Metodo produttivo
Vendemmia tardiva, ottimizzata in funzione della curva di maturazione ed effettuata esclusivamente a mano.
Diraspatura e pigiatura delle uve.
Fermentazione spontanea sulle bucce per circa 4 settimane.
Separazione del mosto fermentato dalle bucce, che vengono dolcemente strizzate solamente per favorirne lo sgrondo totale.
Maturazione in differenti botti da 2000 litri, costruite artigianalmente, usando diverse varietà di legno tipiche della zona. Malolattica svolta e affinamento per 3-4 anni sui lieviti, con periodici bâtonnage.
Assemblaggio in acciaio con riposo/decantazione per 3 mesi.
Imbottigliamento senza filtrazione e ulteriore affinamento in cantina a temperatura costante.
Colore giallo intenso, quasi arancione.
Al naso regala un bouquet elegantissimo e piacevolmente suadente, con sentori che ricordano la frutta secca, l'albicocca, gli agrumi, la pesca-noce, la mandorla e il miele d'acacia.
Al palato si presenta corposo, fresco, vellutato, armonico e fine. Raffinata la persistenza sapido-minerale.
Quella dei Bressan è una storia complessa, fatta di amore per i valori. La famiglia simboleggia la prima pietra su cui poggiano saldamente la storia e le antiche tradizioni di casa Bressan. Lo spirito secolare della famiglia vive là dove i pendii del Collio degradano dolcemente per aprirsi nella valle del fiume Isonzo, in un angolo di terra protetto a Nord dalle Alpi e aperto a Sud ai venti caldi del mare Adriatico, dove un raro connubio di elementi naturali (geografici, geologici e climatici) vanno a costituire un terroir unico e irripetibile. La catena delle Alpi Giulie crea una barriera naturale ai freddi venti del Nord, mentre l’adiacente fiume Isonzo, andando a sfociare nel vicino mare Adriatico, apre la via alle brezze calde provenienti da Sud, da quello stesso mare che trae beneficio da sempre dagli influssi della Corrente del Golfo. I vigneti Bressan, estesi su una superficie di circa 20 ettari, si trovano su una larga altura ghiaiosa che si erge a circa 18-20 metri di altezza, rispetto a una terra più bassa ed umida, che viene definita appunto “bassa friulana”. La famiglia Bressan, ancora oggi, continua a interpretare il vino come frutto di scrupolose tradizioni di mastri vinai che sapientemente uniscono l’antica scienza dell’enologia con metodi anteriori alla moderna tecnologia, nel solco del rispetto di una lunghissima tradizione che rifiuta categoricamente quella modernità che tutto appiattisce.