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Rosso toscano biologico ottenuto dall'assemblaggio di uve Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Cabernet Franc. È il vino che da sempre introduce all'articolato e affascinante mondo dei rossi di Tua Rita. Da provare con salumi, primi con sughi di carne, piatti di selvaggina e carne grigliata.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Cabernet Franc |
Denominazione | Toscana Rosso IGT |
Annata | 2022 |
Filosofia produttiva | Biologico |
Abbinamenti | Salumi, Pasta all'amatriciana, Maiale, Selvaggina |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Toscana |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Alta Maremma, Colline Metallifere, Suvereto (LI).
Terreno
Spiccatamente argilloso con medio-alta presenza di scheletro. Nei vigneti più alti c'è più scheletro, in quelli bassi, più limo. Nella fascia centrale, dove sono piantate le vigne di Merlot, c’è più argilla.
Sistema d’allevamento
Cordone speronato e guyot.
Metodo produttivo
Vendemmia a mano in cassette da 15 kg.
Fermentazione con lieviti indigeni in tini di legno e acciaio, con macerazione sulle bucce.
Affinamento per qualche mese in acciaio per il Sangiovese e in barrique per le altre tipologie di uva.
Rosso rubino con leggeri riflessi porpora.
Al naso offre un bouquet armonioso con aromi di ciliegia, amarena e prugne, accompagnati da sfumature speziate e sentori di liquirizia e legno.
All'assaggio è complesso e corposo. Tannini setosi e mai invadenti.
Quando, nel 1984, Rita e Virgilio decisero di acquistare presso Suvereto quella che sarebbe diventata Tua Rita, quei terreni e quei fabbricati dovevano essere soltanto la cornice di un luogo dove vivere a contatto con la natura, coltivando la propria terra. Ma la spinta irrefrenabile della passione per il vino cambiò decisamente le cose. Dagli originari 2 ettari di vigneto, coltivati fin da subito con il massimo rigore e che collocarono Tua Rita fra le prime felici esperienze italiane costruite sul modello del “vin de garage”, nello spazio di una decina di anni si giunse a 9, poi a 20, all’inizio del nuovo millennio, per arrivare agli attuali 60 ettari di vigneto. Una crescita che incrociava l’originaria e intatta passione di Rita e Virgilio con la consapevolezza sempre maggiore delle potenzialità di quella terra, posta tra il mare Tirreno e le colline Metallifere, che si chiama Val di Cornia. Tra i filari, nel massimo rispetto della natura, della biodiversità e dell’ecosistema, si segue integralmente il regime biologico.