27,00 €
Rosso serio, vivace e versatile, ottenuto dall'assemblaggio di uve Cabernet Sauvignon e Sangiovese. Quest'ultimo vitigno ne determina la schiettezza, conferendogli nerbo e una personalità chiara.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | Cabernet Sauvignon, Sangiovese |
Denominazione | Toscana IGT |
Annata | 2022 |
Abbinamenti | Tagliatelle al ragù, Risotto ai funghi, Carne alla griglia, Pollo arrosto, Selvaggina |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Toscana |
Stato | Italia |
Terreni
Suoli con forte presenza di calcare, alberese e gabbro, nonché di sassi e pietre, e parzialmente argillosi.
Altitudine/Esposizione
100-300 metri s.l.m./Ovest/Sud-ovest.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale.
Selezione delle uve in cantina tramite tavolo di cernita.
Pigia-diraspatura soffice per evitare una cessione impropria di tannini.
Fermentazione primaria in tini di acciaio inox a temperatura controllata e macerazione sulle bucce con frequenti rimontaggi. Riduzione delle operazioni di délestage per evitare cessione tannica eccessiva.
Fermentazione malo-lattica svolta in acciaio.
Maturazione in barrique di rovere francese (già usate per il Guidalberto) per quasi 1 anno e trasferimento in tini in acciaio, a temperatura controllata, per conferire la stabilità tartarica prima dell’imbottigliamento.
Colore rosso rubino.
Al naso regala piacevoli note di more, ciliegie e fiori, accanto a sentori erbacei, speziati e leggermente balsamici.
Al palato si presenta piacevole, morbido, avvolgente, fresco ed elegante. Tannini dolci e perfettamente integrati. Finale pulito e persistente.
La Tenuta San Guido, il cui nome deriva da San Guido della Gherardesca vissuto nel XIII secolo, è una storica cantina della zona di Bolgheri, situata lungo la costa Etrusca che va da Livorno a Grosseto, nella Maremma toscana. Estesa su una superficie complessiva di circa 2500 ettari, l’azienda può contare su 90 ettari vitati, che includono 75 ettari dedicati esclusivamente alla produzione del Sassicaia. La storia della Tenuta è inestricabilmente legato alle origini di questo celebre vino – considerato uno dei migliori vini al mondo – fin dalla sua prima vendemmia del 1968. Trasferitosi nella tenuta toscana nella seconda metà del ‘900, il Marchese Incisa della Rocchetta iniziò a fare esperimenti, piantando alcune barbatelle di varietà vitate francesi in una zona fino ad allora assolutamente ignota dal punto di vista vitivinicolo. Da quel momento, con splendida lungimiranza, riuscì a comprendere il potenziale dell’area di Bolgheri e dei suoi terreni che presentavano caratteristiche e microclima molto simili alla zona delle Graves. Oltre al celebre vino Sassicaia, la Tenuta San Guido produce altre 2 etichette: il “Guidalberto”, da uve Cabernet Sauvignon e Merlot, e “Le Difese”, un IGT ottenuto da Cabernet e Sangiovese. Alla Tenuta San Guido va riconosciuto gran parte del merito per cui il territorio di Bolgheri sta riscuotendo successo a livello internazionale. Una storia e una dimensione enologica quasi irreale che hanno permesso al Sassicaia di raggiungere il primato ineguagliabile di primo vino italiano di una specifica cantina, che ha una DOC riservata e regolamentata da un preciso disciplinare.