25,00 €
Secca, intensa e di grande finezza, è una bollicina Brut Nature dell'Oltrepò Pavese ottenuto da uve Pinot Nero e Chardonnay.
Tipologia vino | Spumanti |
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Vitigno | 90% Pinot Nero, 10% Chardonnay |
Dosaggio | Brut Nature |
Abbinamenti | Aperitivo, Crostacei crudi, Risotto ai frutti di mare, Branzino al forno, Capesante gratinate, Costolette di agnello pré-salé |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Lombardia |
Stato | Italia |
Provenienza
Prima fascia collinare dei comuni di Torricella Verzate e Oliva Gessi.
Terreno/esposizione
Argilloso-calcareo/Sud-est.
Sistema di allevamento
Guyot
Età media dei vigneti
15 anni.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale in cassette da 18 kg.
La vinificazione in bianco ha inizio con la pressatura soffice dell’uva intera, che porta alla separazione del mosto da raspi e vinacce; in contenitori diversi si separano il mosto fiore (ovvero il primo 45% di sgrondo liquido di pressatura, più fruttato, acido e fine) dal mosto di seconda pressatura. Il mosto fiore, chiarificato e travasato dopo circa un giorno, viene fatto fermentare in vasche d’acciaio a una temperatura controllata di 18°.
Dopo un periodo di affinamento in acciaio, vengono assemblate le partite migliori e preparata la cuvée che subisce stabilizzazione proteica e tartarica e una filtrazione; nel “tiraggio” viene messa in bottiglie champagnotte insieme a una liqueur de tirage, composta da vino, zucchero e lieviti selezionati.
Le bottiglie vengono tappate con bidule e tappo a corona e accatastate in cantina a rifermentare ad una temperatura costante di 14°; l’affinamento di post-fermentazione sulle scorze di lievito dura almeno 28 mesi, prima di passare al remuage delle bottiglie sulle pupitre. Nella fase di degorgement, la bottiglia viene stappata e viene eliminato il residuo dei lieviti di rifermentazione; infine lo spumante viene tappato col sughero a fungo, e preparato per la vendita.
Colore giallo paglierino carico.
Perlage fine e persistente con spuma molto morbida.
Al naso regala note complesse che ricordano agrumi e crosta di pane. L'evoluzione riconduce a sentori di cassis, mandorla amara e nocciola tostata.
All'assaggio è estremamente secco, di rara struttura e finezza.
L’Azienda Agricola Monsupello, oggi simbolo della vitivinicoltura oltrepadana, nacque oltre un secolo fa, nel 1893, per volontà di Carlo Boatti. Sui 50 ettari di vigneti di proprietà a ridosso dei primi pendi dell’Oltrepò Pavese, la coltivazione è orientata, in nome della qualità e della tradizione, per avere basse rese di uva a ettaro, con vendemmia manuale in cassetta. Il particolare microclima e i terreni caratterizzati da presenza calcarea e tufacea, con spiccata presenza di marne, creano le condizioni ottimali per la produzione di vini strutturati ed armonici. La conduzione diretta delle vigne riguarda le varietà classiche locali, come Pinot Nero, Croatina, Barbera, affiancate da Pinot Grigio e Moscato, come dagli internazionali Cabernet Sauvignon, Merlot, Riesling e Sauvignon Blanc; di impianto più recente troviamo Nebbiolo e Müller-Thurgau.