24,00 €
Spumante veneto secco ed elegante ottenuto da uve Garganega (90%) e Durella (10%). Ideale per accompagnare formaggi freschi, pesce e carne bianca. Grazie alla sua effervescenza delicata e alla naturale nota acidula, è un buon ospite a tavola!
Tipologia vino | Spumanti |
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Vitigno | Garganega, Durella |
Dosaggio | Extra Brut |
Abbinamenti | Formaggi freschi, Pesce, Carne bianca |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Veneto |
Stato | Italia |
Località
Campo del Topia.
Terreno
Tufi basaltici terrosi collinari di origine vulcanica.
Sistema di allevamento
Pergoletta inclinata veronese
Metodo produttivo
Vinificazione: raccolta delle uve in cassa, soffice e progressiva pressatura dei grappoli con frazionamento dei mosti e fermentazione alcolica in vasche di acciaio a temperatura controllata.
Maturazione: bâtonnage fino alla preparazione della base nella primavera successiva alla vendemmia, segue una seconda fermentazione in bottiglia. Successivamente il vino sosta in catasta per minimo 30 mesi dove evolve e matura grazie alla lisi dei lieviti, con rilascio di aromi derivanti dalla rottura cellulare. A seguire viene degorgiato e affinato per ulteriori quattro mesi prima di essere commercializzato.
Colore giallo paglierino.
Spuma densa e abbondante.
Il suo profumo fresco e intenso è di croste di pane mentre il perlage fine solletica la lingua e lascia sapore di frutta tropicale, asciutto, ampio.
La famiglia Ferrari è legata a Gambellara, tra Vicenza e Verona, sin dal '400, con coltivazioni di vite e ulivo. La cantina, tecnicamente all’avanguardia, fonda la produzione del suo vino sul Metodo Classico e cura la trasformazione delle uve in ogni suo passo, rispettando i tempi e i metodi di vinificare della tradizione. I materiali scelti per la costruzione della cantina hanno dato vita a una struttura ecosostenibile e pulita, garante della qualità dei vini prodotti. Parte del segreto dei vini Cortenera sta nel basalto, la roccia basica di cui il territorio di Gambellara è ricco. Il loro inconfondibile sapore minerale, infatti, deriva dai basalti colonnari della zona che sono una vera e propria unicità dal fronte vulcanologico.