18,50 €
Rosso maremmano elegante ed equilibrato, prodotto con uve Sangiovese assemblate in acciaio e affinate in legni francesi di piccole dimensioni. Vino di territorio, impreziosito da note di legno, da gustare con primi saporiti, arrosti e selvaggina.
Tipologia vino | Vino Rosso |
---|---|
Vitigno | 100% Sangiovese |
Denominazione | Montecucco Sangiovese DOCG |
Annata | 2016 |
Abbinamenti | Salumi, Pasta con sughi di carne rossa e selvaggina, Arrosti, Formaggi stagionati |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Toscana |
Stato | Italia |
Terreno
Marne di arenaria e di calcare.
Esposizione/altimetria
Nord-ovest/400 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Cordone speronato.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale con cernita delle uve.
Fermentazione in vasche d’acciaio a temperatura controllata di 22-24° con follature multiple giornaliere.
Macerazione per 18-21 giorni con analisi chimiche e sensoriali durante tutto il periodo.
Affinamento per 30 mesi in botti grandi e tonneaux.
Colore rosso rubino intenso con sfumature color porpora.
Al naso regala note varietali di frutti rossi e fiori, piacevolmente intercalati da note derivanti dal legno perfettamente integrate nel bouquet.
La trama tannica fitta e setosa va a completare il quadro di un piacevolissimo bicchiere di vino.
Azienda agricola fondata nel 2001 a Seggiano, ai piedi del vulcano spento Amiata, nella zona della DOCG Montecucco. Questo angolo di Toscana dalla suggestiva bellezza paesaggistica si trova proprio al crocevia tra la Val d’Orcia e gli avamposti collinari della Maremma. La tenuta si estende su una superficie di 38 ettari di cui 12 ettari coltivati con vitigni Sangiovese, Merlot e Cabernet Franc. I suoli si contraddistinguono per requisiti di ricchezza e complessità molto utili ai fini della personalità e della espressività del vino, e vedono prevalenza di marne argilloso\calcaree nelle zone inferiori, per arrivare alla predominanza del tufo o del galestro negli appezzamenti più elevati, con scheletro generalmente abbondante che include anche quarzo e pietra focaia. L’altitudine elevata, intorno ai 400 metri s.l.m., la presenza della montagna alle spalle dei vigneti, e la cornice di vegetazione boschiva, permettono alle piante coltivate di usufruire di una particolare freschezza, che viene trasmessa al vino, e deve essere preservata fino alla messa in bottiglia. Una buona ventilazione si rende infatti disponibile durante tutto l’arco dell’anno, mentre le escursioni termiche favoriscono le corrette dinamiche di maturazione delle uve. I vini di Poggio Mandorlo hanno caratteristiche di eleganza, finezza ma nello stesso tempo struttura e intensità.