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La Nascetta è un raro vitigno autoctono a bacca bianca in terra di Nebbiolo. Varietà semi-aromatica riconosciuta per la sua eccellente potenzialità di evoluzione in bottiglia. La tradizionale pronuncia locale del suo nome è NAS-CËTTA.
Tipologia vino | Vino Bianco |
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Vitigno | 100% Nascetta |
Denominazione | Langhe DOC |
Annata | 2021 |
Abbinamenti | Vitello tonnato, Pasta col pesce, Zuppa di funghi, Carne bianca, Pesce alla griglia, Formaggi mediamente stagionati |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Piemonte |
Stato | Italia |
Metodo produttivo
Lenta fermentazione in acciaio inox a bassa temperatura.
Affinamento in acciaio con permanenza di 8 mesi sui propri lieviti.
Riposa in bottiglia per circa 1 anno.
Colore giallo paglierino tenue.
Al naso regala un bouquet floreale e fruttato, con note aromatiche intense in gioventù (camomilla, agrumi, erbe aromatiche, mandorla) capaci di evolvere in profumi più complessi dopo alcuni anni di bottiglia.
All'assaggio presenta buona struttura, acidità contenuta, ottima sapidità e persistenza gustativa.
Un atto d’amore, di libertà, di orgoglio contadino: i vini Arnaldo Rivera, sono il frutto di un’opera collettiva con l’obiettivo di produrre uve e vini di assoluta aderenza territoriale. I vigneti di origine sono alcuni tra i più prestigiosi della zona delle Langhe. Un patrimonio che si rivela nella sua massima espressione di tecnica e artigianalità, dove la purezza del monovitigno è la stella polare, testimone dell’inconfondibile identità dei vini piemontesi. Un viaggio unico e nuovo attraverso gli undici comuni del Barolo e i suoi vitigni autoctoni – diffusi su un’area di soli 20 km2 – con l’intento di ridurre al minimo ogni possibile “rumore di fondo”, dalla gestione del vigneto, alle tecniche di vinificazione, ai legni usati, in modo che a parlare sia davvero il vino e il territorio da cui proviene. Tenendo viva la tradizione di un’azienda storica del Barolo, il progetto Arnaldo Rivera è il modo con cui le famiglie dei Soci viticoltori hanno scelto di dire grazie al loro fondatore, 60 anni dopo la nascita della Cantina. Il “maestro” Arnaldo Rivera riuscì in quel capolavoro di generosità, intuizione e coraggio, doti da sempre insite nella gente di queste colline, che fu quello di riunire molte famiglie con un obiettivo comune: produrre un grande vino che desse valore alla comunità e al territorio.