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Da terrazzamenti di Ischia un bianco campano sapido e minerale ottenuto principalmente da uve Biancolella e Forastera (90% circa) e in misura minore da altri vitigni autoctoni a bacca bianca. Dall’aperitivo alla cena più complessa, è un vino che esalta la natura vulcanica e marinara dell’isola.
| Tipologia vino | Vino Bianco |
|---|---|
| Vitigno | Biancolella, Forastera, Altri vitigni |
| Denominazione | Ischia Bianco Superiore DOC |
| Annata | 2022 |
| Abbinamenti | Antipasti di pesce, Piatti vegetariani, Primi di pesce, Formaggi freschi |
| Allergeni | Solfiti |
| Formato | Bottiglia 0,75l |
| Regione | Campania |
| Stato | Italia |
Zona di produzione
Comune di Serrara Fontana.
Terreno
Vulcanico.
Altitudine/esposizione
350 metri s.l.m./Sud-ovest.
Sistema di allevamento
Spalliera tradizionale ischitana.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale.
Vinificazione in cemento a temperatura controllata.
Permanenza sui lieviti per 2 mesi.
Maturazione in cemento.
Affinamento in bottiglia per 30 giorni.
Colore giallo paglierino intenso.
Al naso regala piacevoli note di frutta fresca e fiori bianchi unite a sensazioni minerali.
All’assaggio è intenso e sapido con un'ottima spalla acida. Ottima la persistenza fruttata.
L’azienda nasce nella prima metà del secolo scorso con una piccola cantina sul porto di Ischia, dove Francesco Cenatiempo imbottigliava vino sfuso. Nell’immediato dopoguerra nasce l’esigenza di produrre il proprio vino. Si comincia quindi ad acquistare uva da piccoli contadini isolani e a trasformarla. Successivamente, la cantina si espande trasferendosi in quella che è l’attuale sede di produzione, sempre a Ischia. I vini della cantina, scorrevoli e piacevolmente salini, sono figli di un territorio unico, che combina i terreni terrazzati, di origini vulcanica, al clima caldo e soleggiato del Mar Mediterraneo. In cantina è bandito ogni tipo di interferenza produttiva come l’uso del legno, a favore di serbatoi di acciaio e di vecchie vasche di cemento, al fine di esaltare il naturale corredo aromatico delle varietà autoctone isolane, come Biancolella, Forastera e Piedirosso.
