14,00 €
Bianco campano elegante, complesso e pulito, ottenuto da uve Fiano in purezza. Da gustare come aperitivo o con i piatti di mare, è un vino che non smette di essere seducente neanche con il tempo che passa.
Tipologia vino | Vino Bianco |
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Vitigno | 100% Fiano |
Denominazione | Fiano di Avellino DOCG |
Annata | 2022 |
Abbinamenti | Aperitivo, Ostriche, Frutti di mare crudi, Crostacei e piatti di pesce di alta cucina |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Campania |
Stato | Italia |
Zona di produzione
Comuni di Montefalcione e Lapio.
Terreno
Argilloso-calcareo di origine vulcanica.
Sistema di allevamento
Guyot.
Metodo produttivo
Macerazione a freddo delle uve.
Fermentazione a temperatura controllata del mosto decantato a freddo.
Affinamento su fecce fini per diversi mesi.
Colore giallo paglierino intenso.
Al naso regala note eleganti e complesse di frutti maturi e fiori, tra cui sentori di pera, albicocca, agrumi, nocciola tostata, acacia, biancospino e miele.
Sapore di grande persistenza aromatica, corpo pieno, morbido ed equilibrato. Finale lungo e piacevole.
Terredora dal 1978 è protagonista indiscussa del rinascimento vitivinicolo della Campania. Coniugando esperienza e tradizione, ha introdotto nella coltivazione dei millenari vitigni autoctoni moderne innovazioni, conoscenze tecniche e uomini protesi a valorizzarne il futuro, promuovendo il ritorno della viticoltura campana alla sua più antica e qualificata tradizione. Fra le colline d’Irpinia, che circondano le Valli del Sabato e del Calore, è sita la cantina e sono dislocate le tenute, che fanno di Terredora, con i suoi circa 200 ettari, una tra le maggiori aziende viticole del Meridione d’Italia. L’Irpinia è zona collinare, montuosa dell’entroterra, dal clima continentale, che produce vini sin dall’epoca dei Greci e dei Romani. I vigneti aziendali sono, infatti, nelle aree d’Irpinia più vocate per la produzione di vini di grande pregio e rappresentano la sintesi dell’appassionata ricerca tra rispetto e valorizzazione del territorio e del legame indissolubile tra ambiente, vitigno, clima e intervento dell'uomo. Tutti, dai pendii accentuati e dai terreni argillosi-calcarei di origine vulcanica, hanno ottima esposizione e insolazione, clima caldo, asciutto, e ventilato, caratterizzato da forti escursioni termiche e poche piogge ben distribuite nell’arco dell’anno, oltre 3.500 piante/ettaro allevate a guyot.