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Primo rosso barricato della Sardegna, è un vino tannico di grande eleganza e complessità, ottenuto da uve Carignano con l'aggiunta di una piccola percentuale Bovaleddu. Ottimo per accompagnare carni speziate e aromatizzate, o formaggi di media e lunga stagionatura.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 95% Carignano, 5% Bovaleddu |
Denominazione | Carignano del Sulcis Superiore DOC |
Annata | 2019 |
Abbinamenti | Arrosti, Carni alla griglia, Selvaggina, Formaggi di media e lunga stagionatura |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Sardegna |
Stato | Italia |
Provenienza
Basso Sulcis.
Terreno
Suoli tendenzialmente sciolti e di medio impasto, rispettivamente sabbiosi e calcarei.
Sistema di allevamento
Alberello a piede franco.
Metodo produttivo
Fermentazione alcolica in serbatoi di acciaio inox termo-condizionati per un periodo di circa 15 giorni, durante i quali la macerazione delle vinacce consente una completa diffusione delle sostanze polifenoliche contenute nelle bucce nel mosto.
Fermentazione malolattica svolta.
Maturazione in barrique nuove di rovere francese a grana fine per un massimo di 16-18 mesi.
Affinamento per 12 mesi di bottiglia.
Colore rosso rubino intenso con leggeri riflessi granati.
Al naso regala un bouquet complesso con note di prugne, mirtilli, spezie dolci, alloro, ginepro, tabacco e cioccolato.
Al palato si presenta ricco, caldo e morbido, con eleganti note fruttate e speziate. Tannini di rara eleganza. Finale persistente.
Cantina ubicata nel Sulcis, zona sud-occidentale della Sardegna, in linea d’aria a pochi chilometri dalle meravigliose spiagge e dune bianche di Porto Pino. Nata nel 1960, superate le difficoltà dei primi anni con l’arrivo di un nuovo gruppo dirigente, animato da quella determinazione che genera entusiasmo e passione, l’azienda intraprende altre strade e adotta strategie diverse che le danno un nuovo volto con direttive più coerenti per i soci produttori. L’obiettivo è ambizioso, puntare sul vino imbottigliato, vini tipici rossi in particolare, dare visibilità e identità al cultivar principe del territorio: il Carignano, senza tuttavia trascurare i vitigni a bacca bianca tradizionali della Sardegna, quali Vermentino, Nuragus e Nasco. Sotto il profilo enologico si punta decisamente in alto, chiedendo consulenza all’enologo di fama internazionale Giacomo Tachis, il cui arrivo dà una svolta alla Cantina di Santadi. Dalle uve dei vigneti ad alberello (vigna latina) si ottengono vini a base Carignano, dal contenuto estrattivo esuberante, dal nobile quadro tannico e dal perfetto equilibrio tra componente acido organica, grado alcolico e valore polifenolico. Il ponderato uso della barrique francese chiude il ciclo evolutivo di questi emozionanti vini. Ai grandi vini rossi Terre Brune, Rocca Rubia, Noras, Araja, Grotta Rossa e Antigua, si accostano i raffinati bianchi Villa di Chiesa, Cala Silente, Pedraia, Villa Solais, Latinia, figli dell’antica tradizione enologica abbinata all’impiego delle nuove tecnologie in materia di vinificazione, stabilizzazione e imbottigliamento. Lo spirito innovativo, con il rispetto della tradizione territoriale, diventa per i nostri produttori un impegno assiduo e costante, che non solo vuole onorare la stessa Cantina, ma anche salvaguardare un vero patrimonio di tradizione, cultura, gusto, stile e storia che sono la vera essenza della nostra realtà contadina.