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Pinot Nero nobile, elegantissimo e strutturato, che cresce nei vigneti più vecchi della cantina a un'altezza compresa tra i 450 e i 600 metri s.l.m., dove le correnti d’aria discendenti rinfrescano la temperatura anche in piena estate.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 100% Pinot Nero |
Denominazione | Alto Adige DOC |
Annata | 2021 |
Abbinamenti | Risotto ai funghi, Fegato di vitello, Carni rosse, Selvaggina, Formaggi stagionati |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Stato | Italia |
Terreno
Il terreno, ricco di scheletro e di argille sabbiose, presenta un elevato tenore di quarzo. Manca invece la componente del carbonato di calcio, cosa che determina dei valori di pH leggermente acidi.
Altitudine/Esposizione
450-600 metri s.l.m.
Metodo produttivo
Vendemmia e selezione manuale delle uve.
Diraspatura dei grappoli e successiva fermentazione lenta, a temperatura controllata, e movimentazione delicata del mosto in cisterne d’acciaio inox.
Fermentazione malolattica e affinamento per 12 mesi, in parte in botti di legno grandi (30%) e in parte in barrique (70%). Per l’affinamento in barrique si utilizzano per 1/3 botti nuove.
Assemblaggio 3 mesi prima dell'imbottigliamento.
Colore rosso rubino.
Al naso regala un bouquet ricco di sfaccettature con note di lamponi, ciliegie e frutti di bosco, ma anche profumi delicati di spezie eleganti e sentori di pietra focaia.
Al palato si presenta piacevolmente equilibrato e con una spiccata eleganza minerale. Retrogusto complesso e persistente.
Fondata nel 1893, è una delle cooperative di produttori più all’avanguardia di tutto l’Alto Adige. I suoi 143 soci attuali coltivano 190 ettari di vigneti, pari a una produzione annua totale di 1,5 milioni di bottiglie. In cantina maturano esclusivamente vini DOC, per il 30 percento rossi e per il 70 percento bianchi. Una particolarità di Terlano è la micro-parcellizzazione dei vigneti, che agevola la loro gestione più accurata e mirata. Il fatto che molti vigneti si trovino su terreni impervi richiede più lavoro manuale, ma dà alla Cantina molti più margini per ottenere da ogni vigna tutto il suo potenziale di qualità. L’obiettivo è mantenere sane e vitali quante più viti antiche possibile, in modo che ciascun vigneto possa dare il meglio di sé nei vini ottenuti. Rinunciare all’uso degli erbicidi, e coltivare il terreno in base alle esigenze di ciascun vigneto, sono due presupposti essenziali per una viticoltura in sintonia con la natura. C’è un filo conduttore che accompagna la storia e permea la filosofia della Cantina di Terlano, ossia il valore attribuito al tempo, alla lentezza e alla decelerazione. Questo ruolo essenziale del tempo non riguarda solo l’estrema longevità dei vini bianchi di questa zona, ma anche il fatto che sui ripidi pendii che sovrastano Terlano il vino si produce già da millenni, e che ad accudire e curare quelle viti sono da molte generazioni le stesse famiglie di viticoltori. In un’epoca frenetica come quella che stiamo vivendo, questa costanza e questo radicamento nella tradizione sono un privilegio raro e straordinario.