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Cavallo di battaglia della Terlan Kellerei e tra i migliori bianchi italiani. Ottenuto da uve Pinot Bianco in purezza, possiede un potenziale evolutivo straordinario.
Tipologia vino | Vino Bianco |
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Vitigno | 100% Pinot Bianco |
Denominazione | Alto Adige DOC |
Annata | 2019 |
Abbinamenti | Asparagi allo speck, Zuppa di pesce piccante, Pepata di cozze, Spaghetti allo scoglio, Cozze gratinate, Seppie alla griglia, Carciofi alla romana, Pecorino maturo, Parmigiano |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Monzoccolo, Terlano (BZ).
Altitudine/Esposizione
450-650 metri s.l.m./Sud/Sud-ovest.
Metodo produttivo
Vendemmia e selezione delle uve manuali.
Pigiatura delicata a grappolo intero e sfecciatura per sedimentazione naturale.
Fermentazione lenta a temperatura controllata in botti di rovere grandi (70 e 30 hl).
Fermentazione malolattica completata.
Affinamento per 12 mesi sui lieviti fini in botti di legno tradizionali.
Colore giallo paglierino lucente con riflessi verdolini.
Al naso regala un bouquet variegato e ricco di sfaccettature, con note fruttate mature di melone, pesca bianca, pera o mela delizia, ma anche con aromi di gelatina di cotogne, camomilla e ananas, a cui si affiancano note minerali di pietra focaia.
Al palato si ripropone la combinazione tra le componenti gustative fruttate, aromatiche e salate. La struttura compatta con una cremosità elegante si fonde in un retrogusto molto aromatico, persistente e spiccatamente minerale.
Fondata nel 1893, è una delle cooperative di produttori più all’avanguardia di tutto l’Alto Adige. I suoi 143 soci attuali coltivano 190 ettari di vigneti, pari a una produzione annua totale di 1,5 milioni di bottiglie. In cantina maturano esclusivamente vini DOC, per il 30 percento rossi e per il 70 percento bianchi. Una particolarità di Terlano è la micro-parcellizzazione dei vigneti, che agevola la loro gestione più accurata e mirata. Il fatto che molti vigneti si trovino su terreni impervi richiede più lavoro manuale, ma dà alla Cantina molti più margini per ottenere da ogni vigna tutto il suo potenziale di qualità. L’obiettivo è mantenere sane e vitali quante più viti antiche possibile, in modo che ciascun vigneto possa dare il meglio di sé nei vini ottenuti. Rinunciare all’uso degli erbicidi, e coltivare il terreno in base alle esigenze di ciascun vigneto, sono due presupposti essenziali per una viticoltura in sintonia con la natura. C’è un filo conduttore che accompagna la storia e permea la filosofia della Cantina di Terlano, ossia il valore attribuito al tempo, alla lentezza e alla decelerazione. Questo ruolo essenziale del tempo non riguarda solo l’estrema longevità dei vini bianchi di questa zona, ma anche il fatto che sui ripidi pendii che sovrastano Terlano il vino si produce già da millenni, e che ad accudire e curare quelle viti sono da molte generazioni le stesse famiglie di viticoltori. In un’epoca frenetica come quella che stiamo vivendo, questa costanza e questo radicamento nella tradizione sono un privilegio raro e straordinario.