21,00 €
Pinot Nero di grande eleganza che seduce con un bouquet complesso e una trama tannica fine e delicata. Ecclettico negli abbinamenti gastronomici, può essere gustato con piatti di carne o ricette di pesce dal gusto intenso.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 100% Pinot Nero |
Denominazione | Alto Adige DOC |
Annata | 2021 |
Abbinamenti | Antipasti leggeri, Vitello, Pollame, Piatti di pesce robusti |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Ora e Montagna (BZ).
Terreni
Suoli vulcanici con depositi morenici.
Altitudine
350 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Impianti a spalliera.
Età media delle vigne
15-20 anni.
Clima
Microclima fresco con forti escursioni termiche tra giorno e notte.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale.
Breve macerazione a fresco.
Fermentazione a 25° per 14 giorni.
Malolattica e affinamento per 12 mesi per 2/3 in grandi botti di legno (35 hl) e 1/3 in barrique.
Affinamento per 12 mesi in bottiglia.
Colore rosso granato medio.
Al naso regala un bouquet ampio con aromi che vanno dalla ciliegia alle bacche rosse e alle spezie.
Al palato si presenta equilibrato e di medio corpo. Trama tannica fine. Finale elegante e persistente.
Nel 1960, 26 vignaioli di Colterenzio fondarono, nei pressi di Appiano, la propria cooperativa, rendendosi così indipendenti dai commercianti di vino che all´epoca delineavano i prezzi. Luis Raifer, diede fuoco alle polveri e nel 1979 fece ingresso nella cooperativa in veste di direttore. Portò con sé un bagaglio carico di ambizioni, anche a seguito del suo viaggio studi in California. Erano gli anni Ottanta e l´Alto Adige era per lo più una terra di rossi di mediocre qualità; Raifer, anch´egli viticoltore, riconobbe il potenziale di questa terra dei suoi vini d’eccellenza e sfruttando il terroir favorevole, l´adeguata estensione della superficie vitata e la competenza dei vignaioli locali, fece il passo in avanti. Come prima cosa, nel suo podere “Lafòa”, una collina baciata dal sole, sostituì le viti di Schiava con quelle di Cabernet Sauvignon e successivamente con Sauvignon Blanc. Introdusse uno standard qualitativo inedito, ovvero un quantitativo di raccolto inferiore, a fronte però di uve pregiate, per vini d´eccellenza. Così iniziò a prendere forma, proprio dai suoi vigneti pilota con il Cabernet Sauvignon e il Sauvignon Blanc, una nuova dimensione di qualità. Questa mentalità viene trasmessa a tutti, sperimentando la creazione di gruppi di qualità con nuove varietà. Alla base di tutto questo progetto ci sono oggi 300 vignaioli, soci della Cantina Colterenzio, che lavorano tutto l´anno nei vigneti per ottenere uve pregiate, autunno dopo autunno.