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Profumato, equilibrato e dalla lunga vita evolutiva, è un bianco biologico della Valle d'Aosta ottenuto da uve di Petite Arvine, anche nota come la “piccola uva di montagna”. Eccellente con gli antipasti e i piatti di pesce.
Tipologia vino | Vino Bianco |
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Vitigno | 100% Petite Arvine |
Denominazione | Valle d'Aosta DOC |
Annata | 2022 |
Filosofia produttiva | Biologico |
Abbinamenti | Antipasti di mare, Prima alle verdure, Pesce affumicato, Pesce al forno, Formaggi freschi |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Valle d'Aosta |
Stato | Italia |
Zona di produzione
Comune di Quart, Vigna Rovettaz.
Allevamento
Guyot a ciglioni e a ritocchino.
Terreno, altitudine, esposizione
Di origine glaciale, sciolto, con prevalenza di sabbia e una buona percentuale di scheletro; 600/700 metri s.l.m.; Sud, Sud-ovest.
Metodo produttivo
Pressatura a grappolo intero, flottazione del mosto e fermentazione con aggiunta di lieviti selezionati.
Affinamento: 70% per 8 mesi in acciaio sur lie; 30% per 8 mesi in barrique di rovere francese sur lie. In entrambi i casi vengono effettuati due batonnage a settimana nei mesi di Novembre e Dicembre, 3 mesi in bottiglia.
Colore giallo paglierino.
Al naso offre un bouquet complesso di fiori bianchi con profumi intensi, note floreali, sensazioni di agrumi, in particolare di pompelmo rosa, e sentori di mela verde ed erbe di montagna.
Sapore ricco, complesso, molto sapido e di buona struttura.
Fondata nel 1968, questa realtà famigliare si è presto affermata ai vertici della viticoltura di montagna valdostana. Grosjean, però, non è solo una cantina valdostana di viticoltori che produce vini e li fa degustare ma è, prima di tutto, una famiglia. Perché, come in tutte le cose e in un’azienda di vini eroici soprattutto, è il fattore umano che fa la differenza, soprattutto adesso che siamo immersi in un mondo che, con i suoi ritmi frenetici e la sua socialità virtuale, tende a soprassederlo. La riscoperta di tecniche tradizionali ci ha permesso di capire l’importanza di arieggiare la nostra terra, ricca di scheletro e di sabbia ma che tende, al tempo stesso, a compattarsi molto nello scorrere delle stagioni. Nella vinificazione, da sempre lo stile Grosjean è quello tradizionale valdostano: poche lavorazioni indispensabili ad accompagnare l’intero processo che è e deve rimanere naturale. L'azienda ha ottenuto la certificazione BIO nel 2011.