4,50 €
Un singolare matrimonio tra uve Barbera e diverse varietà internazionali, come Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Pinot Nero, che rappresenta una dichiarata esaltazione del terroir monferrino.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | Barbera, Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Pinot Nero |
Denominazione | Monferrato DOC |
Annata | 2020 |
Abbinamenti | Antipasti all'italiana, Carni rosse e bianche, Formaggi non troppo stagionati |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Piemonte |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Vigneti situati tra Castelnuovo Calcea, San Marzano Oliveto e Rocchetta Tanaro (AT).
Metodo produttivo
Vendemmia manuale con attenta selezione dei grappoli.
Diraspapigiatura soffice.
Vinificata separata delle varietà, iniziando per grado di maturazione, con fermentazione in tini d'acciaio a temperatura controllata. Rimontaggi (giornalmente circa ogni 8 ore) e délestage (un paio nei primi 15 giorni) per un periodo complessivo di circa 3 settimane.
Travasamento in barrique per ottimizzare la stabilizzazione del colore e lo svolgimento della fermentazione malolattica.
Affinamento in barrique, selezionate in base alle diverse tipologie di vino, per 12 mesi e poi per 12 mesi in botte grande.
Ulteriore affinamento in bottiglia per 12 mesi.
Colore rosso rubino intenso.
Al naso regala note di cannella, pepe, ribes e more. Eleganti richiami vegetali completano il quadro olfattivo.
All'assaggio è caldo, morbido, armonico e di buona struttura. Chiusura di buona persistenza su note di prugne e spezie.
L’azienda Braida oggi è riconosciuta in tutto il mondo per aver rivoluzionato il modo di concepire la Barbera. E’ stato Giacomo Bologna, fondatore della cantina nel 1961, a credere in questo vitigno, inizialmente considerato di basso valore produttivo. Il “Re del Mosto”, chiamato così dai più importanti critici enologici del tempo, capisce che l’uso della barrique francese apporta alla Barbera grande longevità e grande finezza nel tempo. Nascono etichette iconiche come Bricco dell’Uccellone e Bricco della Bigotta, ma anche altre interpretazioni più fresche come La Monella, Montebruna e il Bacialè. Oggi la cantina è gestita dai due figli, Giuseppe e Raffaella, che portano avanti con dedizione e passione la preziosa eredità di Giacomo che si estende per 56 ettari nelle colline di Rocchetta Tanaro, Castelnuovo Calcea, Costigliole d’Asti, Mango d’Alba e Trezzo Tinella in provincia di Asti. Tantissima Barbera, ma anche Moscato, Brachetto, Chardonnay e Grignolino. Una gamma davvero importante per una delle realtà che ha fatto la storia dell’enologia italiana.