11,50 €
Rosso di notevole potenza e spessore proveniente dalle prime colline moreniche a sud del lago di Garda, zona solitamente nota per regalare bianchi pregiati. Ottenuto da un blend di uve Marzemino, Sangiovese e Cabernet, va abbinato a paste ricche, carni rosse, selvaggina o formaggi stagionati.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | Marzemino, Sangiovese, Cabernet |
Annata | 2019 |
Abbinamenti | Pasta con sugo di carne, Carni rosse di media e lunga cottura, Selvaggina di penna e pelo, Formaggi stagionati |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,375l |
Regione | Lombardia |
Stato | Italia |
Terreno
Suolo calcareo-argilloso, limoso e sabbioso.
Sistema di allevamento
Guyot semplice e cordone speronato.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale.
Macerazione in acciaio con contatto prolungato sulle bucce.
Fermentazione malolattica svolta.
Maturazione in barrique per 14 mesi.
Affinamento per 10 mesi in bottiglia.
Colore rosso rubino.
Al naso regala un bouquet molto ricco con note di frutti rossi, mirtilli macerati e marasca sotto spirito, accanto a sentori balsamici e di confettura.
Al palato è potente, incisivo, pulito, sapido e con una bella acidità. Finale fresco e persistente.
Azienda nota sin dal 1782 come attesta un documento che riferisce “di una casa con cantina sita in Lugana nel tener di Sermion detta il luogo dei Frati”. Nel 1939 Felice Dal Cero, figlio di Domenico, già viticoltore in Montecchia di Crosara, nel veronese, si trasferì in quella casa, in Lugana di Sirmione, intuendo fin da subito l’alta vocazione vitivinicola della zona. Dopo trent’anni di lavoro in vigna e in cantina, nel 1969, il figlio Pietro partecipò alla nascita della DOC iniziando a imbottigliare la sua prima etichetta di Lugana Casa dei Frati, successivamente detta Ca’ dei Frati. Nel 2012 Pietro Dal Cero viene a mancare lasciando l’eredità culturale alla moglie Santa Rosa e ai figli Igino, Gian Franco ed Anna Maria, che gestiscono l’azienda con la stessa passione e determinazione. Le uve di ogni vigneto vengono vinificate separatamente per poter avere una visione più chiara delle espressioni del “terroir”. Le lavorazioni avvengono nel massimo rispetto della materia prima attraverso una tecnica innovativa affinata negli anni, che consente di ottenere vini integri e longevi.