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Vite e melograno hanno per provenienza origini comuni e si accompagnano spesso nel bacino del Mediterraneo. È a questo connubio che si ispira il nome del “Granato”, nome di un Teroldego biodinamico di particolare concentrazione e fittezza, che affonda le sue radici nel suolo alluvionale di tre vigneti del Campo Rotaliano.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 100% Teroldego |
Denominazione | Vigneti delle Dolomiti IGT |
Annata | 2020 |
Filosofia produttiva | Biodinamico Demeter |
Abbinamenti | Pasta al ragù, Risotti, Grigliata, Brasato, Formaggi stagionati |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Campo Rotaliano (TN).
Terreni
Suoli alluvionali, ghiaiosi e ciottolosi.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale.
Fermentazione con lieviti indigeni in grandi tini aperti.
Maturazione per 15 mesi in botte di acacia.
Colore rosso rubino.
Al naso regala un bouquet profondo, con note di mora, ribes, ciliegia e melograno, affiancate da cenni di liquirizia, grafite, legno e vaniglia.
Al palato si presenta austero, intenso e minerale. Finale su note fruttate.
Nata nel 1901, l'azienda trentina si estende sui suoli alluvionali del Campo Rotaliano e sulle colline argilloso-calcaree di Cognola. Qui raccoglie le uve di 31 ettari di vigna - il 70% a Teroldego, il 15% a Manzoni Bianco, il 5% a Nosiola e il 10% a Pinot Grigio - per produrre in media 180.000 bottiglie ogni anno: 50.000 di Foradori, 20.000 di Granato, 20.000 di Fontanasanta Manzoni Bianco, 10.000 di Fontanasanta Nosiola, 10.000 di Fuoripista Pinot Grigio, 10.000 per ciascuno dei vigneti Sgarzon e Morei e 50.000 di Lezèr. Foradori è certificata Demeter e ICEA dal 2009, ma pratica agricoltura biodinamica dal 2002.