7,70 €
Bianco sardo ottenuto da uve Vermentino in purezza. Ottimo come aperitivo e con delicati piatti a base di pesce.
Tipologia vino | Vino Bianco |
---|---|
Vitigno | 100% Vermentino |
Denominazione | Vermentino di Gallura DOCG |
Annata | 2022 |
Abbinamenti | Aperitivo, Piatti a base di pesce, Primi dal condimento delicato, Minestre di verdure, Insalate fredde di carni bianche |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Sardegna |
Stato | Italia |
Clima
Mediterraneo, piovosità media in primavera e autunno, estati lunghe, calde e ventilate, forti escursioni termiche.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale.
Vinificazione in bianco.
Maturazione in cantina 4-6 mesi.
Colore giallo paglierino brillante.
Al naso è delicatamente fruttato e floreale.
All'assaggio è secco, sapido, avvolgente e di media persistenza gusto-olfattiva. Leggero retrogusto amarognolo tipico del vitigno.
A Tempio Pausania, ai piedi del Limbara, la cantina ha raccolto in sè la secolare tradizione dei viticoltori dell’alta Gallura, già noti nell’ottocento anche oltre i confini isolani per la produzione di un moscato di eccellenza. I rigorosi sistemi di selezione, i moderni processi di vinificazione e di affinamento in botte o in barrique, danno vita a vini di alto livello qualitativo con caratteristiche organolettiche in sintonia con l’evoluzione del gusto e le esigenze dei consumatori. Punta di diamante della Cantina è il “Vermentino di Gallura”, unico vino in Sardegna a essere insignito, dal 1996, dell’ambita Denominazione di Origine Controllata e Garantita. I cinque tipi prodotti Canayli e Genesi (nella tipologia Superiore), Piras, Gemellae e Mavriana, tutti di eccellente livello, sono frutto delle più avanzate tecnologie: vini che hanno ottenuto numerosi premi e riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale. (Vedi sezione Riconoscimenti) Accanto alle cultivars autoctone, Vermentino, Cannonau, Moscato, Pascale, Caricagiola, i soci della Cantina “Gallura” coltivano il “Nebbiolo”, vitigno quest’ultimo importato dal Piemonte nel 1700. Dalla vinificazione di queste uve si ottengono tre vini di qualità, Karana, Dolmen e il novello Luna Nova che in breve tempo si sono imposti all’attenzione del pubblico e della critica.