60,00 €
Pinot Nero biologico toscano, deciso e ricco di fascino, proveniente dai terreni ricchi di marne argillose di San Casciano dei Bagni.
Tipologia vino | Vino Rosso |
---|---|
Vitigno | 100% Pinot Nero |
Denominazione | Toscana Rosso IGT |
Annata | 2019 |
Filosofia produttiva | Biologico |
Abbinamenti | Pasta al ragù, Arrosto, Brasato, Salumi |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Toscana |
Stato | Italia |
Area di produzione
San Casciano dei Bagni (SI).
Terreni
Suoli porosi di roccia friabile, marna e galestro, ricchi di calcare e altri elementi minerali che obbligano le radici a scendere in profondità.
Altitudine
650 metri s.l.m.
Età del vigneto
6-12 anni.
Sistema di allevamento/Potatura.
Guyot/Metodo Poussard.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale.
Fermentazione alcolica per 10 giorni in parte in vasca d'acciaio e in parte in botte grande.
Maturazione in botte grande e barrique di secondo passaggio, successivamente in vasche di cemento.
Colore rosso rubino luminoso.
Al naso regala un bouquet ricco di sfumature floreali, fruttate ed erbacee, con note di peonia, lamponi e more, seguite da ricordi speziati di chiodi di garofano e cardamomo.
Al palato si presenta fresco, deciso ed elegante. Tannini levigati. Ottima persistenza finale.
Nel 2011 Carlo Franchetti acquista dei terreni nel Comune di San Casciano dei Bagni, dove trova un vigneto di Pinot Nero piantato dal precedente proprietario. Il nome SANCABA è un acronimo di San Casciano dei Bagni, doveroso tributo al luogo di appartenenza. Le alte cime del monte Cetona, del Rufeno e dell’Amiata, che circondano il comprensorio di San Casciano dei Bagni, governano il clima e i venti della zona, apportando un clima essenzialmente montano, con costante circolazione di venti freschi ed escursioni termiche notevoli tra il giorno e la notte. L’estate le giornate non sono mai troppo calde e le notti sono sempre fresche, il tutto favorito dalla buona elevazione dei vigneti che si trovano tra i 650 e 750 metri di altezza. La terra varia da vigneto a vigneto con una prevalenza di suoli galestrosi (argille calcaree scistose) intervallati da banchi di pietra Alberese (roccia calcarea compatta), mentre vicino ai torrenti si trovano anche piccoli appezzamenti alluvionali composti da argilla, sabbia e roccia arenaria. La gestione agronomica è biologica dal 2016 con concimazione vegetale mediante sovescio. Nel 2020 sono iniziate le prime sperimentazioni con la pratica biodinamica.