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Elegante e intenso, è un rosso toscano biologico ottenuto da uve Sangiovese. Simile al Brunello, da cui differisce per i tempi di affinamento, si sposa a meraviglia con primi piatti saporiti e secondi di carne.
| Tipologia vino | Vino Rosso |
|---|---|
| Vitigno | 100% Sangiovese |
| Denominazione | Rosso di Montalcino DOC |
| Annata | 2019 |
| Filosofia produttiva | Biologico |
| Abbinamenti | Pasta e risotti con sugo di carne, funghi o tartufi, Carne di maiale, Bollito misto, Vitello salsato, Formaggi stagionati |
| Allergeni | Solfiti |
| Formato | Bottiglia 0,75l |
| Regione | Toscana |
| Stato | Italia |
Terreni
Il suolo è composto soprattutto da galestro con forte presenza di sabbia.
Altitudine
400 metri s.l.m.
Metodo di produzione
Vendemmia manuale.
Fermentazione spontanea del mosto in vasche di acciaio.
Affinamento in botti grandi di rovere di Slavonia.
Colore rubino concentrato.
Al naso regala profumi che spaziano eleganti e piacevoli dalle erbe aromatiche alla prugna, dalla macchia mediterranea al sottobosco, con sbuffi speziati e balsamici.
All'assaggio è avvolgente, vellutato e rotondo, con accenni mentolati. Molto lungo il finale.
Azienda fondata nel 1977 a Nord-Est di Montalcino: un luogo eccezionale e privilegiato per vini dallo stile unico e inimitabile, espressivi e artigianali. Il terreno di galestro, con una punta di sabbia, contrassegna la zona, madre di uve con pochi pari. Nel corso dei decenni, Carbaiona è diventata un Brunello cult, immediatamente identificabile con la terra che lo produce. I tratti inimitabili e personali ne fanno un cru e definiscono il suo essere, distinguendolo da ogni altro Brunello. La tenuta, convertita alla viticoltura biologica dal 2015, produce annualmente fra le 10.000 e le 15.000 bottiglie di Brunello di Montalcino e, in relazione all'annata, fra le 3.000 e le 5.000 bottiglie di Rosso di Montalcino. Al fine di garantire qualità e selezione, l'azienda talvolta produce piccole quantità di Sangiovese IGT. La vigna è costituita da tre blocchi piantati nel 1978, 1983 e 2000, con meno di 3.600 piante per ettaro, più un ettaro e mezzo di Sangiovese aggiunto nel 2017.
