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Rosso biologico di grande levatura, che rappresenta un’espressione autentica e solare del Roero. L’annata 2017, calda e siccitosa, ha regalato uve di straordinaria concentrazione, con tannini maturi e una spiccata ricchezza aromatica. Ne nasce un vino dal carattere profondo, dove la potenza si accompagna a un’eleganza raffinata.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 100% Nebbiolo |
Denominazione | Roero DOCG |
Annata | 2017 |
Filosofia produttiva | Biologico |
Abbinamenti | Secondi di carne rossa, Selvaggina, Anatra ripiena, Braciole di maiale, Formaggi stagionati |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Piemonte |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Riserva La Val dei Preti, Canale d’Alba (CN).
Terreno
Sabbioso (69% sabbia fine, 4% sabbia grossa, 29% limo, 2% argilla).
Sistema di allevamento
Controspalliera/Guyot.
Altitudine/Esposizione
260-290 metri s.l.m./Sud.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale.
Vinificazione in acciaio con 10-12 giorni di macerazione sulle bucce.
Affinamento prima in botti da 30 hl e in legni piccoli usati, per circa 15 mesi, poi in bottiglia, per circa 10 mesi.
Colore rubino lucente con riflessi granati.
Al naso regala profumi floreali e di frutta rossa matura, impreziositi sul finale da note di liquirizia, spezie e sentori balsamici.
All'assaggio è potente, strutturato, sapido, fresco ed equilibrato. Tannini vellutati. Finale lungo e persistente.
Correva l’anno 1985 quando Matteo Correggia ereditò l’azienda agricola di famiglia, situata sulla riva sinistra del fiume Tanaro, nel cuore del Roero. All’epoca quei terreni erano dedicati quasi esclusivamente alla frutta e alla verdura, ma Matteo, giovane e determinato, scelse di intraprendere un cammino diverso: dare voce alla propria terra attraverso il vino. La sua visione era chiara e coraggiosa: creare etichette capaci di portare con orgoglio il nome del Roero nel mondo, valorizzando un terroir che fino ad allora era rimasto in secondo piano rispetto a zone più blasonate delle Langhe. La sua fu una vera e propria missione, un atto di fede e di passione che trasformò un territorio apparentemente marginale in un’area di grande riconoscimento qualitativo. Purtroppo, Matteo ci ha lasciati troppo presto, ma la sua eredità continua a vivere grazie alla moglie Ornella, che con immutata dedizione guida oggi l’azienda insieme ai figli. I 20 ettari vitati ospitano i vitigni simbolo del Roero: Nebbiolo, Barbera, Arneis e Brachetto, varietà che qui esprimono con autenticità il carattere del territorio. I vini di Matteo Correggia sono il frutto di suoli sabbiosi e minerali, poveri di argilla e limo, che regalano eleganza, finezza aromatica e bouquet complessi, a testimonianza di quanto un sogno possa trasformarsi in realtà vitivinicola di riferimento.