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Archetipo del Primitivo, vino irriproducibile! Come da tradizione, è frutto della vinificazione di pochi grappoli d’uva appassiti naturalmente in vigna su piccoli tralci di vecchi alberelli. 11 sono i filari originariamente selezionati per questo nettare, che seduce con dolci accenti di miele, confettura di ciliegie e fichi secchi.
Tipologia vino | Vino Dolce |
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Vitigno | 100% Primitivo |
Denominazione | Primitivo di Manduria DOCG |
Annata | 2020 |
Abbinamenti | Pasticceria secca a base di mandorle, Crostate di frutta, Formaggi dal gusto deciso e stagionati |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,5l |
Regione | Puglia |
Stato | Italia |
Area di produzione
Valle del Sessantanni, circa 40 ettari tra San Marzano e Sava (TA).
Terreno
Terra rossa residuale a tessitura fine, con substrato calcareo e radi affioramenti rocciosi. Intensa presenza di ossidi di ferro.
Sistema di allevamento
Alberelli.
Età media delle vigne
Oltre 60 anni.
Metodo produttivo
Appassimento dell'uva sulla pianta e raccolta manuale.
Macerazione per 10 giorni con lieviti indigeni selezionati in vigna su materiale scelto di diverso tipo.
Fermentazione a temperatura controllata di 24-26°.
Affinamento in barrique di rovere francese e americano per 12 mesi.
Colore rosso rubino intenso con sfumature granate.
Al naso regala un profumo persistente e complesso, con sentori di frutti surmaturi che ricordano la confettura di ciliegie e i fichi secchi. Leggere note speziate integrano il quadro olfattivo.
Al palato si presenta avvolgente, di ottimo corpo, con sensazioni mielate mitigate da una giusta acidità.
San Marzano è un piccolo paese nel centro della DOP Primitivo di Manduria, una striscia di terra tra i mari che bagnano la Puglia. È qui che 19 vignaioli fondano nel 1962 Cantine San Marzano, ben prima che nascesse la denominazione d’origine e che il Primitivo di Manduria fosse riconosciuto nel mondo. L'azienda-cooperativa è oggi una delle più importanti realtà vitivinicole pugliesi, con 1200 soci e 1500 ettari di superfice vitata nel cuore del Salento. La produzione punta alla valorizzazione di vecchie vigne ad alberello di vitigni autoctoni come Primitivo, Negroamaro, Malvasia Nera del Salento e Verdeca, ma anche di grandi classici internazionali come Chardonnay, Sauvignon Blanc e Merlot, che crescono e maturano alla luce del sole mediterraneo sempre accarezzate dalle brezze di mare provenienti dal vicino Mar Ionio. La gamma dei vini, molto ampia e articolata, trova nel Sessantanni Primitivo di Manduria l’etichetta più rappresentativa.