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La delicatezza dei fiori bianchi, la freschezza dell’albicocca acerba, fragranze di pesca e mandorla: i profumi tipici della Turbiana sbocciano nel calice, accompagnati dalla sapida mineralità dei terreni della piana morenica a sud del Lago di Garda, in un vino lacustre raffinato ed elegante.
Tipologia vino | Vino Bianco |
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Vitigno | 100% Trebbiano di Lugana |
Denominazione | Lugana DOC |
Allergeni | Solfiti |
Abbinamenti | Aperitivo, Cucina estiva leggera, Primi piatti a base di pesce, Cucina vegetariana, Cucina cinese, giapponese e thailandese |
Annata | 2022 |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Veneto |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Vigneti situati sulle colline moreniche a sud-est del Lago di Garda.
Terreno
Suolo calcareo e argilloso.
Altitudine
100-150 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Guyot.
Metodo produttivo
Pressatura soffice.
Fermentazione in acciaio a temperatura controllata.
Maturazione per 6 mesi sui lieviti in acciaio.
Affinamento in bottiglia per qualche mese.
Colore giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli.
Al naso regala un bouquet molto intenso, floreale e fruttato, con sentori di fiori bianchi, banana, agrumi, albicocca, pesca e mandorla.
Al palato si presenta secco, fresco, armonico e caldo, con un’ottima persistenza e ritorno alle note olfattive.
Sulle colline vicino a Sommacampagna, tra Custoza e Staffalo, sorge una tenuta circondata dai vigneti e cullata nell’abbraccio delle colline moreniche del Lago di Garda: Monte del Frà affonda le sue radici nel passato, quando questa terra era coltivata dai frati di Santa Maria della Scala. Qui coltivavano e producevano ciò che serviva per la loro autosussistenza e - come ci raccontano le testimonianze storiche - producevano il vino. Il 1988 è l'anno della svolta: la famiglia Bonomo, con i figli Eligio e Claudio, decide di dedicarsi esclusivamente alla viticoltura, convertendo tutti i terreni in vigna e inaugurando la cantina Monte del Frà. A quei primi terreni si aggiungono vigneti in tutte le principali denominazioni veronesi: Valpolicella, Custoza, Lugana, Soave, Bardolino, per un totale di 137 ettari di proprietà e 68 in affitto. Oggi a guidare Monte del Frà è ancora la famiglia Bonomo. Passano gli anni e si succedono le generazioni, ma una cosa resta sempre uguale: la totale dedizione alla terra. A quelle prime bottiglie di Custoza, Bardolino, Chiaretto e Frattino, si aggiungono etichette che sono diventate, a giudizio della più importante critica internazionale, un vero punto di riferimento per il vino italiano di qualità.