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Vino della tradizione friulana per antonomasia ottenuto da uve Friulano in purezza. Affinato prima in acciaio e poi in bottiglia, è un vino tipico, complesso e dalla forte personalità.
Tipologia vino | Vino Bianco |
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Vitigno | 100% Friulano |
Denominazione | Friuli Colli Orientali DOC |
Annata | 2020 |
Abbinamenti | Aperitivo, Prosciutto crudo, Salame, Piatti di pesce, Formaggi freschi e grassi |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Stato | Italia |
Terreno
Ponca: terreno composto da marne e arenarie di origine eocenica, stratificatesi sotto i mari nel corso dei millenni.
Sistema di allevamento
In prevalenza a Guyot.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale in piccole cassette, per preservare l’integrità della bacca.
Diraspatura, breve macerazione e pressatura soffice.
Chiarificazione del mosto per decantazione.
Fermentazione a temperatura controllata in recipienti di acciaio inox.
Riposo sui lieviti per alcuni mesi.
Affinamento in bottiglia in locali termo-condizionati.
Colore giallo paglierino intenso con vivaci riflessi dorati.
Al naso regala un bouquet penetrante, complesso, floreale e fruttato, con note di zenzero ed erbe officinali che si alternano a sentori di agrumi, mela cotogna, nettarine e papaya disidratata. Le sensazioni floreali si esprimono con sentori di fiori di calla e ginestra in evidenza. Si avverte infine una spiccata mineralità.
Al palato si presenta elegante e morbido, ricco di avvolgenti note fruttate che si protraggono con buona persistenza per esprimere sul finale una ricchezza di sensazioni agrumate e un gradevole ritorno minerale.
La storia di Livio Felluga e del suo vino si intreccia con la storia di quella particolare terra che circonda l’estremo nord-est dell’Adriatico, il punto di contatto fra Mediterraneo ed Europa Centrale. Livio Felluga si trasferì in Friuli alla fine degli anni ’30 per stabilirsi sui dolci contrafforti delle colline di Rosazzo, cominciando nel secondo dopoguerra, con grande coraggio, a restaurare gli antichi vigneti locali e a impiantarne di nuovi, introducendo idee e metodi innovativi e acquisendo, a pieno diritto, il titolo di rifondatore della tradizione viticola friulana. I suoi vini inconfondibili, per stile e profumi, sono i vini della Carta Geografica: un’antica mappa della zona collinare del Friuli segno di un profondo legame con la storia e il territorio, riprodotta in etichetta dal 1956. L'azienda si estende oggi su 242 ettari, dei quali 187 destinati alla coltivazione della vite, in un'aerea dal microclima singolare abbracciata dalle vicine Alpi e rinfrescata dalle brezze adriatiche. 14 vitigni dimorano in vigne intervallate a boschi, pendii erbosi, ulivi, sentieri, rii, fossati, gelsi e alberi da frutto: un grande ecosistema ricco di biodiversità.