La storia di Livio Felluga e del suo vino si intreccia con la storia di quella particolare terra che circonda l’estremo nord-est dell’Adriatico, il punto di contatto fra Mediterraneo ed Europa Centrale. Livio Felluga si trasferì in Friuli alla fine degli anni ’30 per stabilirsi sui dolci contrafforti delle colline di Rosazzo, cominciando nel secondo dopoguerra, con grande coraggio, a restaurare gli antichi vigneti locali e a impiantarne di nuovi, introducendo idee e metodi innovativi e acquisendo, a pieno diritto, il titolo di rifondatore della tradizione viticola friulana. I suoi vini inconfondibili, per stile e profumi, sono i vini della Carta Geografica: un’antica mappa della zona collinare del Friuli segno di un profondo legame con la storia e il territorio, riprodotta in etichetta dal 1956. L'azienda si estende oggi su 242 ettari, dei quali 187 destinati alla coltivazione della vite, in un'aerea dal microclima singolare abbracciata dalle vicine Alpi e rinfrescata dalle brezze adriatiche. 14 vitigni dimorano in vigne intervallate a boschi, pendii erbosi, ulivi, sentieri, rii, fossati, gelsi e alberi da frutto: un grande ecosistema ricco di biodiversità.
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