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Ottenuto da più giovani vigneti di Sangiovese dell'azienda, con l'aggiunta di Canaiolo e Colorino, è un rosso elegante, spensierato e versatile, capace di riflette l'autenticità e la profondità del suo terroir. Con profumi intensi di frutti di bosco e un sorso armonioso, è un vino ideale per accompagnare la cucina tradizionale toscana, capace di evolvere positivamente nei prossimi anni.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | Sangiovese, Canaiolo, Colorino |
Denominazione | Chianti Classico DOCG |
Annata | 2022 |
Abbinamenti | Risotti ai funghi, Pappardelle al cinghiale, Bistecca alla fiorentina, Arrosti, Selvaggina, Formaggi stagionati, Salumi |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Toscana |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Barberino Tavarnelle, Chianti Classico (FI).
Terreni
Suoli ricchi di galestro e alberese.
Altitudine
280-320 metri.
Sistema di allevamento
Guyot e cordone speronato
Metodo produttivo
Vendemmia manuale
Vinificazione in tini di acciaio tronco-conici a temperatura controllata, con délestage e rimontaggi per circa 18-20 giorni.
Affinamento per 15 mesi in botti di rovere francese da 38 hl.
Colore rosso rubino brillante e luminoso.
Al naso regala un bouquet fresco e vivace, con note di frutti di bosco (mora, ciliegia), rosa e violetta, integrate da sentori di sottobosco, ginepro e tabacco.
Al palato si presenta armonioso e avvolgente, con tannini morbidi e una piacevole acidità che bilancia l'ottima struttura.
Il Castello di Monsanto, situato a San Donato in Poggio nel cuore del Chianti Classico, è una storica azienda vinicola fondata nel 1960 da Aldo Bianchi. La passione per il vino è stata portata avanti dal figlio Fabrizio, che nel 1962 ha introdotto "Il Poggio", il primo cru della denominazione, vinificato separatamente per esaltare le caratteristiche del Sangiovese. I vigneti dell'azienda si estendono su 72 ettari, con altitudini tra i 280 e i 320 metri sul livello del mare, su suoli ricchi di galestro e alberese. Il microclima, influenzato dai venti provenienti dalla Val d'Elsa, favorisce escursioni termiche ideali per la maturazione delle uve. La filosofia produttiva di Monsanto combina tradizione e innovazione: dalla vinificazione in tini di acciaio alla maturazione in botti di rovere francese, fino alla conservazione delle annate storiche in una galleria sotterranea di 300 metri, scavata a mano nel galestro tra il 1986 e il 1992. Oggi, sotto la guida di Laura Bianchi e dell'enologo Andrea Giovannini, l'azienda continua a produrre vini che esprimono l'autenticità e l'eleganza del territorio, mantenendo un forte legame con le radici familiari e una costante attenzione alla qualità.