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Rosso scultoreo, potente e di lunghissima vita, ottenuta da un’accurata ma piccola selezione di uve Nebbiolo provenienti dei vigneti della Cascina Ornato, a Serralunga d’Alba, una delle zone storicamente più prestigiose dell’intero territorio del Barolo. Prodotto in piccole quantità ogni anno con un lungo affinamento in legni di rovere, darà il meglio di sé dopo qualche anno di attesa.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 100% Nebbiolo |
Denominazione | Barolo DOCG |
Annata | 2018 |
Abbinamenti | Pollame nobile, Carne rossa alla griglia, Brasato, Selvaggina |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Piemonte |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Cascina Ornato, Serralunga d’Alba (CN).
Terreno
Suolo prevalentemente limoso-argilloso con una piccola parte di arenarie.
Altitudine/Esposizione
380 metri s.l.m./Sud/Sud-ovest/Sud-est.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale.
Vinificazione in acciaio a temperature abbastanza alte. Macerazione sulle bucce per circa 30 giorni.
Affinamento in botti di rovere francese e di Slavonia per circa 30 mesi e una piccola parte in barrique.
Colore rubino-granato luminoso e brillante.
Al naso regala un bouquet di grande ampiezza e intensità, con note di prugne, ciliegie, cassis, agrumi canditi, erbe selvatiche e sottobosco, accompagnate da sentori mentolati, ferrosi e terrosi.
Al palato eccelle per potenza, struttura, sapidità e concentrazione. Tannini finissimi, integrati e persistenti. Finale succoso e di grandissima persistenza.
La Pio Cesare nasce nel 1881 quando il fondatore, Cesare di nome e Pio di cognome, un imprenditore di successo, viene attratto dall’idea di produrre una piccola e selezionata quantità di vini provenienti dalle colline del Barolo e del Barbaresco. Il marchio Pio Cesare aumentò fama e notorietà sul mercato nazionale e internazionale, affermandosi in modo convincente e definitivo, grazie soprattutto al Barolo, come una delle grandi firme del vino italiano, diventandone uno degli interpreti più autorevoli e apprezzati in Italia e nel mondo. L'impresa è attualmente proprietaria di circa 70 ettari in esposizioni particolarmente vocate. La scelta di avere vigne ubicate in diverse zone non è casuale, ma è determinata dalla volontà di fondere e amalgamare le diverse caratteristiche di ciascun vigneto e di ciascuna zona, per produrre vini rappresentativi dello stile della totalità dei terroir di ogni denominazione. Questo era il modo classico di produrre il Barolo, il Barbaresco e gli altri vini Albesi a fine ‘800 e rimane la filosofia di famiglia, oggi e per il futuro.