129,00 €
Bianco alsaziano sensazionale, dolce, complesso ed esotico, ottenuto da un blend di numerose varietà cresciute nel medesimo vigneto, dove il vero direttore d'orchestra diventa il terroir, capace di ispirare con la sua personalità le sfumature dei vitigni e le peculiarità delle singole annate.
Tipologia vino | Vino Bianco |
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Vitigno | Vitigni alsaziani |
Denominazione | Alsace Grand Cru AOC |
Annata | 2007 |
Filosofia produttiva | Biodinamico Demeter |
Abbinamenti | Aperitivo, Foie gras, Crostacei, Funghi, Meditazione |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Alsazia |
Stato | Francia |
Terreno
Suolo povero, ricco di depositi calcarei duri di epoca Giurassica, marna del Lias e arenaria rosa.
Esposizione/Clima
Sud/Soleggiato, secco e molto caldo.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale delle uve molto mature, spesso botritizzate.
Fermentazione in grandi botti con lieviti indigeni.
Affinamento in botti tradizionali per circa 12 mesi.
Colore dorato denso e liquoroso con riflessi di ambra, cioccolato e metallo fuso.
Al naso regala un intenso bouquet da vino rosso. Si apre su note di linfa e cedro per poi aprirsi su aromi di melone, pesca, mandarino, limone candito e miele. Glorioso finale aromatico su note di spezie dolci.
Al palato è impressionate: potente, salino, acidulo, straordinariamente avvolgente e sensuale, con uno splendido ritorno della frutta e delle note candite e cioccolatose. Finale indescrivibile: complesso e lunghissimo.
Prestigiosa maison fondata nel XVIII secolo da Marcel Deiss a Bergheim, nel cuore dell'Alsazia. La tenuta consiste in decine di micro-appezzamenti, per una superficie totale di quasi 30 ettari, diversi per tipologia del terreno, esposizione, morfologia e microclima, coltivati biologicamente secondo i principi della biodinamica. Diverse tipologie di uva vengono piantate nel medesimo vigneto, vendemmiate e vinificate insieme con un gioco di compensazione naturale tra le diverse caratteristiche aromatiche e i loro differenti livelli di maturazione, al fine di esaltare, secondo una scelta anticonvenzionale, il terroir rispetto ai vitigni. Non a caso questa azienda è stata la storica promotrice della gerarchizzazione dei cru alsaziani, legata alla memoria dello storico catasto. Ecco spiegato il motivo per cui i vini non portano più il nome del vitigno, ma quello del loro luogo di origine.