18,00 €
Fresco, leggero e profumato, è un bianco friulano ottenuto dall'assemblaggio di Ribolla Gialla, Sauvignon e cultivar internazionali come lo Chardonnay. Ideale per accompagnare piatti leggeri come antipasti, primi alle verdure o ricette di pesce marinato.
Tipologia vino | Vino Bianco |
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Vitigno | Ribolla Gialla, Sauvignon, Chardonnay |
Denominazione | Venezia Giulia IGT |
Annata | 2023 |
Filosofia produttiva | SQNPI |
Abbinamenti | Aperitivo, Asparagi, Minestre di verdure, Passati di legumi, Pesce marinato |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Stato | Italia |
Terreno
Flysch costituito da marne e arenarie di origine eocenica.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale.
Diraspatura delicata, pressatura soffice e chiarificazione del mosto tramite decantazione.
Fermentazione a temperatura controllata in recipienti di acciaio inox.
Maturazione per alcuni mesi sui lieviti, imbottigliamento e ulteriore affinamento in locali termo-condizionati.
Colore giallo paglierino con lievi riflessi verdi.
Al naso è verticale, di buona intensità, floreale e fruttato. Aromi di fiori bianchi con sentori di gelsomino, mughetto, vaniglia e zagara, interagiscono con note di pera e ananas, lasciando spazio a kumquat, lime e bergamotto, per chiudere con un accenno delicatamente balsamico.
All’assaggio è vivace, sapido e minerale. Fresco e di buona persistenza, alterna aromi fruttati di mela Golden e pera Williams a sensazioni agrumate e balsamiche. Finale lungo e speziato.
La storia di Livio Felluga e del suo vino si intreccia con quella terra unica che circonda l’estremo nord-est dell’Adriatico, un crocevia tra il Mediterraneo e l’Europa Centrale, dove culture e tradizioni si fondono da secoli. Livio Felluga si trasferì in Friuli alla fine degli anni ’30, scegliendo di stabilirsi sui dolci contrafforti delle colline di Rosazzo. Con straordinario coraggio e lungimiranza, nel secondo dopoguerra intraprese un’opera di recupero degli antichi vigneti locali, affiancandola alla creazione di nuovi impianti viticoli. Il suo approccio innovativo e la determinazione nel valorizzare il territorio gli valsero il titolo di rifondatore della tradizione viticola friulana. I suoi vini, immediatamente riconoscibili per stile, eleganza e complessità aromatica, sono conosciuti come i "vini della Carta Geografica": un’antica mappa della zona collinare del Friuli, simbolo di profondo legame con la storia e il territorio, riprodotta sulle etichette dal 1956. Oggi l’azienda si estende su 242 ettari, di cui 187 vitati, in un’area dal microclima straordinario, protetta dalle Alpi e accarezzata dalle brezze adriatiche. Qui trovano dimora 14 vitigni, coltivati in un ecosistema ricco di biodiversità, tra boschi, ulivi, gelsi, alberi da frutto e corsi d’acqua, che conferiscono ai vini una personalità inconfondibile.