Carlo Hauner, bresciano di origine boema trapiantato nelle Eolie, è stato l’ideatore dell’azienda agricola che porta il suo nome. Negli anni Settanta si trasferisce a Salina, dove viene attratto dalla coltivazione della Malvasia. Hauner apprende così le tecniche locali di vinificazione e le integra con lo studio di testi antichi e moderni. Quando decide che la conoscenza acquisita e la sua creatività possono dare un contributo a un vino che in passato era stato celebre come “nettare degli dei”, va alla ricerca di appezzamenti di terreno rimasti incolti a causa della forte emigrazione che ha portato in Australia e nelle Americhe migliaia di eoliani. Riesce a mettere insieme una ventina di ettari che ripulisce, ripristina agli antichi terrazzamenti e fa rivivere come vigneti. Introduce alcune innovazioni: fa appassire l’uva sulla vite e sperimenta tecniche di raffreddamento durante la fermentazione. La nuova cantina di Hauner sorge negli anni Ottanta a Lingua, incantevole frazione di Santa Marina Salina. In quegli anni l’azienda aggiunge alla Malvasia il Salina Bianco, il Salina Rosso e l’Antonello, un prodotto di gran lignaggio invecchiato in barrique. Dopo la scomparsa di Carlo Hauner nel 1996, l’azienda è condotta con energia dal figlio Carlo Junior, con la preziosa collaborazione della moglie Cristina e dei figli Andrea e Michele. Della Malvasia si producono oggi circa 50.000 bottiglie, suddivise in due versioni, la naturale e la passita. L’azienda produce anche capperi, quei saporiti boccioli che l’inventore di questa gloriosa azienda ha etichettato per primo con la dicitura “Capperi di Salina”.
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