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Riserva di grande carattere e longevità, proveniente da un singolo vigneto situato nella zona più alta e impervia della Valgella. L'annata 2019, asciutta e regolare, conferma l'identità elegante e verticale del cru di provenienza, esprimendo con purezza il carattere della Chiavennasca coltivata in alta quota. Un vino di rara precisione e armonia, dai profumi nitidi e dal sorso teso e profondo.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 100% Nebbiolo "Chiavennasca" |
Denominazione | Valtellina Superiore Valgella DOCG |
Annata | 2019 |
Abbinamenti | Risotti importanti, Filetto ai funghi, Selvaggina di piuma, Brasati, Salumi, Formaggi stagionati di montagna |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Lombardia |
Stato | Italia |
Località di produzione
Vigna Carterìa, Valgella, Comune di Teglio (SO).
Terreno
Sabbioso-limoso con assenza di argilla e calcare.
Altitudine
550 metri s.l.m./Sud.
Sistema di allevamento
Guyot.
Metodo produttivo
Vendemmia a mano.
Fermentazione alcolica in vasche di acciaio inox.
Fermentazione malolattica e maturazione per 12 mesi in botti da 30 ettolitri e in piccole botti di rovere da 500 litri.
Affinamento in bottiglia per 18 mesi.
Colore rosso granato con riflessi aranciati.
Al naso regala note avvolgenti di amarena, lampone, frutti neri e rosa appassita, arricchite da sfumature di spezie, liquirizia ed erbe alpine.
All'assaggio è caldo, profondo e salino, con grande struttura e acidità vibrante. Tannini setosi. Finale lungo e persistente.
Azienda fondata nel 1973 a San Giacomo di Teglio, in Valtellina, da Sandro Fay, oggi affiancato nella gestione dai figli Marco ed Elena, la cantina Fay rappresenta una delle realtà più significative della viticoltura di montagna in Lombardia. I vigneti si estendono su una superficie complessiva di circa 15 ettari, suddivisi in numerose parcelle terrazzate sostenute da muretti a secco, secondo l'antica tradizione locale. Per tradizione famigliare, l’azienda è profondamente legata alla sottozona Valgella, una delle più vocate dell'intera denominazione, con appezzamenti situati a un’altitudine compresa tra i 350 e i 900 metri sul livello del mare. Queste forti escursioni altimetriche e l'esposizione favorevole dei versanti permettono di ottenere uve di grande qualità e finezza. La produzione, autentica espressione della viticoltura eroica di montagna, si concentra sulla valorizzazione dei singoli vigneti, che, in base alle peculiari caratteristiche pedologiche, microclimatiche ed espositive, danno origine a vini unici per eleganza, struttura e capacità di invecchiamento. Il Nebbiolo delle Alpi, localmente chiamato Chiavennasca, viene interpretato con uno stile moderno ma rispettoso della tradizione, in grado di esprimere con precisione l’identità del territorio valtellinese.