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Cuvée di montagna nata da un nobile blend di uve Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon Blanc, che esalta i pregi del terroir altoatesino e si presenta come un vino vigoroso, ricco di sfaccettature e impreziosito da note minerali. Esprime pienamente il suo potenziale solo dopo molti anni d’invecchiamento in bottiglia.
Tipologia vino | Vino Bianco |
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Vitigno | 70% Pinot Bianco, 25% Chardonnay, 5% Sauvignon Blanc |
Denominazione | Alto Adige DOC |
Annata | 2022 |
Abbinamenti | Caviale, Parmigiana di melanzane, Salmone grigliato, Arrosto di tonno, Saltimbocca alla romana, Fonduta al tartufo |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 1,5l |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Comune di Terlano (BZ).
Terreno
Suolo ricco di scheletro e di argille sabbiose, con un elevato tenore di quarzo.
Altitudine
Pinot Bianco: 500-600 metri s.l.m.; Chardonnay: 300-350 metri s.l.m.; Sauvignon Blanc: 300-350 metri s. l. m.
Metodo produttivo
Vendemmia e selezione delle uve manuali.
Pigiatura delicata a grappolo intero e sfecciatura per sedimentazione naturale.
Fermentazione lenta, a temperatura controllata, in botti di legno grandi (30 hl).
Fermentazione malolattica parziale (solo per le uve Pinot bianco e Chardonnay).
Affinamento per 12 mesi sui lieviti fini in botti di legno grandi. Assemblaggio 3 mesi prima di imbottigliare.
Colore giallo chiaro fresco con leggere sfumature verdognole.
Al naso regala un bouquet ricco e sfaccettato, con sfumature di erbe e spezie (anice, menta, salvia), frutta (albicocca, mandarino, melone, maracuja). Arricchiscono il quadro olfattivo note minerali e saline.
Al palato è complesso e strutturato, con un gusto cremoso e morbido che si contrappone alle note aromatiche e minerali, dando vita a una simbiosi accattivante che permane a lungo nel retrogusto.
Fondata nel 1893, è una delle cooperative di produttori più all’avanguardia di tutto l’Alto Adige. I suoi 143 soci attuali coltivano 190 ettari di vigneti, pari a una produzione annua totale di 1,5 milioni di bottiglie. In cantina maturano esclusivamente vini DOC, per il 30 percento rossi e per il 70 percento bianchi. Una particolarità di Terlano è la micro-parcellizzazione dei vigneti, che agevola la loro gestione più accurata e mirata. Il fatto che molti vigneti si trovino su terreni impervi richiede più lavoro manuale, ma dà alla Cantina molti più margini per ottenere da ogni vigna tutto il suo potenziale di qualità. L’obiettivo è mantenere sane e vitali quante più viti antiche possibile, in modo che ciascun vigneto possa dare il meglio di sé nei vini ottenuti. Rinunciare all’uso degli erbicidi, e coltivare il terreno in base alle esigenze di ciascun vigneto, sono due presupposti essenziali per una viticoltura in sintonia con la natura. C’è un filo conduttore che accompagna la storia e permea la filosofia della Cantina di Terlano, ossia il valore attribuito al tempo, alla lentezza e alla decelerazione. Questo ruolo essenziale del tempo non riguarda solo l’estrema longevità dei vini bianchi di questa zona, ma anche il fatto che sui ripidi pendii che sovrastano Terlano il vino si produce già da millenni, e che ad accudire e curare quelle viti sono da molte generazioni le stesse famiglie di viticoltori. In un’epoca frenetica come quella che stiamo vivendo, questa costanza e questo radicamento nella tradizione sono un privilegio raro e straordinario.