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Raffinata e luminosa espressione del Fiano di Avellino, l’“Exultet” 2024 unisce eleganza e struttura grazie alla parziale vinificazione in barrique nuove di rovere. Al naso seduce con profumi agrumati, floreali e mielati, sostenuti da una vibrante mineralità. Al palato è ampio, avvolgente e di impeccabile equilibrio. Un bianco di razza, dal notevole potenziale evolutivo.
Tipologia vino | Vino Bianco |
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Vitigno | 100% Fiano di Avellino |
Denominazione | Fiano di Avellino DOCG |
Annata | 2024 |
Filosofia produttiva | Biologico |
Abbinamenti | Molluschi, Primi a base di pesce, Torte salate, Pesce alla griglia, Carni bianche, Mozzarella di bufala |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Campania |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Lapio (AV).
Terreno
Suolo argilloso-calcareo.
Altitudine/Esposizione
570 metri s.l.m./Sud-ovest.
Sistema di allevamento
Controspalliera orizzontale semplice con potatura a Guyot.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale. Raccolta in piccole cassette da 15 kg in corrispondenza della piena maturazione aromatica dell'uva.
Dopo una lunga pressatura dei grappoli interi, il mosto di sgrondo, rigorosamente protetto dall'ossigeno, viene separato da quello di pressa e illimpidito per sedimentazione naturale.
Fermentazione per il 70% in tini di acciaio inox e per il 30% in barrique di rovere nuove.
Affinamento per 8 mesi sulle fecce fini regolarmente risospese nel vino.
Colore giallo luminoso con riflessi verdi.
Al naso esprime nitidi profumi varietali di tiglio, acacia e timo.
Al palato presenta elegante con una struttura densa e continua, sviluppando aromi di frutta esotica, agrumi canditi e miele in una lievissima matrice minerale.
L'azienda agricola biologica Quintodecimo, fondata nel 2001 dall'enologo Luigi Moio insieme alla moglie Laura Di Marzio, sorge su una dolce collina nel comune di Mirabella Eclano, in Campania, a pochi chilometri da Taurasi, cuore pulsante dell’Irpinia vitivinicola. La collina, posta a 420 metri di altitudine, è interamente vitata con Aglianico, antico vitigno autoctono e simbolo identitario del territorio, esaltato qui in un contesto pedoclimatico ideale. Il suolo è argilloso, di colore chiaro, ricco di preziosi oligoelementi, e presenta una buona capacità drenante unita a una struttura compatta. Durante la primavera si riscalda facilmente, ma mantiene in profondità una riserva d’acqua che garantisce alle viti un apporto idrico e minerale costante. Questo favorisce una maturazione lenta, completa e uniforme delle uve. L’Aglianico trova in questo microclima le condizioni ottimali: inverni nevosi, fresche escursioni termiche notturne, estati mai torride, e ventilazione costante che preserva sanità e integrità dei grappoli. Nel 2006 l’azienda ha ampliato la propria produzione introducendo vini bianchi ottenuti da varietà storiche campane: Fiano, Greco e Falanghina. Tutte le pratiche agricole e di cantina seguono i principi dell’agricoltura biologica, in un progetto che coniuga rigore scientifico e rispetto profondo per la terra, con l'obiettivo di esprimere in ogni vino la purezza e la complessità del terroir irpino.