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Brunello di grande eleganza e struttura che riflette fedelmente il carattere autentico del Sangiovese. L’annata 2018, più fresca e piovosa rispetto alla media, ha regalato un profilo più snello, tannini setosi, grande equilibrio e una spiccata componente aromatica. Un vino che privilegia la finezza rispetto alla potenza, con ottime prospettive evolutive.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 100% Sangiovese |
Denominazione | Brunello di Montalcino DOCG |
Annata | 2018 |
Abbinamenti | Cacciagione, Agnello, Carni rosse alla griglia, Formaggi maturi |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Toscana |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Castelnuovo dell'Abate, Comune di Montalcino (SI).
Terreno
Suolo di origine lacustre, formato da argille, arenarie, sabbie e conglomerati.
Altitudine
180-420 metri s.l.m./Sud/Sud-est/Sud-ovest.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale.
Vinificazione con lieviti indigeni in vasche di cemento.
Affinamento prima in botti di rovere di Allier da 16-33-54 hl, per 36 mesi, poi in bottiglia, per almeno 6 mesi.
Colore rosso rubino, luminoso e brillante, con riflessi granati.
Al naso regala un bouquet di grande classicità, con tipiche note di prugna matura e bacche di bosco che si fondono con una fragrante speziatura; seguono suggestioni balsamiche e tocchi di tabacco biondo.
In bocca si dispiega intenso, tonico e dinamico, sostenuto da tannini fini e eleganti che, in compagnia di una succosa acidità, conducono a un finale di sapida e minerale persistenza.
Fondata nel 1975 da Gabriele Mastrojanni, la cantina è una delle realtà storiche di Montalcino, capace nel tempo di affermarsi tra le più autorevoli interpreti del Brunello. Sorge nella parte sud-est del territorio, nel comune di Castelnuovo dell’Abate, in una zona che unisce condizioni climatiche favorevoli a suoli particolarmente vocati. I vigneti si estendono su colline tra i 200 e i 450 metri di altitudine, con terreni ricchi di galestro, argilla e tufo, elementi che conferiscono ai vini struttura, sapidità e longevità. L’influenza del vicino Monte Amiata protegge le vigne da eccessi climatici e consente maturazioni lente e complete. Dal 2008 la tenuta è di proprietà del Gruppo Illy, che ha investito nel rispetto della tradizione, nella valorizzazione del terroir e in una gestione agronomica sostenibile. La filosofia produttiva si fonda su una vinificazione rispettosa del frutto, con fermentazioni spontanee, e affinamenti in grandi botti di rovere di Slavonia, capaci di accompagnare l’evoluzione del Sangiovese senza snaturarlo. Ogni parcella viene vinificata separatamente per esaltarne le peculiarità, con particolare attenzione ai cru aziendali come Vigna Loreto e Schiena d’Asino.