31,50 €
Splendido rosso ottenuto da una selezione di uve Barbera provenienti dalle viti più vecchie della Vigna Mosconi, ad Alba, patria del Barolo. Intenso e corposo, racconta fedelmente il territorio delle Langhe piemontesi.
Tipologia vino | Vino Rosso |
---|---|
Vitigno | 100% Barbera |
Denominazione | Barbera d'Alba Superiore DOC |
Annata | 2021 |
Abbinamenti | Carni rosse, Selvaggina, Formaggi stagionati |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Piemonte |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Vigna Mosconi, Monforte d’Alba.
Terreno
Suolo prevalentemente limoso-argilloso con una piccola parte di arenarie.
Altitudine/Esposizione
400 metri s.l.m./Sud.
Metodo produttivo
Vinificazione in acciaio. Macerazione del mosto sulle bucce per circa 30 giorni.
Affinamento, immediatamente dopo la svinatura, in botte di rovere francese per circa 12 mesi e in barrique in piccola parte.
Colore rosso rubino intenso.
Al naso regala aromi di frutti di bosco maturi, sentori floreali (rosa, violetta) e note di cacao, caffè e spezie dolci.
Al palato si presenta ben strutturato, concentrato, ricco ed equilibrato. Finale lungo e speziato.
La Pio Cesare nasce nel 1881 quando il fondatore, Cesare di nome e Pio di cognome, un imprenditore di successo, viene attratto dall’idea di produrre una piccola e selezionata quantità di vini provenienti dalle colline del Barolo e del Barbaresco. Il marchio Pio Cesare aumentò fama e notorietà sul mercato nazionale e internazionale, affermandosi in modo convincente e definitivo, grazie soprattutto al Barolo, come una delle grandi firme del vino italiano, diventandone uno degli interpreti più autorevoli e apprezzati in Italia e nel mondo. L'impresa è attualmente proprietaria di circa 70 ettari in esposizioni particolarmente vocate. La scelta di avere vigne ubicate in diverse zone non è casuale, ma è determinata dalla volontà di fondere e amalgamare le diverse caratteristiche di ciascun vigneto e di ciascuna zona, per produrre vini rappresentativi dello stile della totalità dei terroir di ogni denominazione. Questo era il modo classico di produrre il Barolo, il Barbaresco e gli altri vini Albesi a fine ‘800 e rimane la filosofia di famiglia, oggi e per il futuro.