250,00 €
Sontuosa ed elegantissima interpretazione del Barbaresco che esprime al meglio la nobiltà del Nebbiolo, qui impreziosito da raffinate note terziarie dovute al lungo affinamento in rovere, e l'assoluto prestigio del cru di provenienza. Una grande bottiglia da riservare alle grandi occasioni.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 100% Nebbiolo |
Denominazione | Barbaresco DOCG |
Annata | 2012 |
Abbinamenti | Salumi, Carne rossa, Selvaggina, Formaggi stagionati o piccanti |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 1,5l |
Regione | Piemonte |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Cru Rabajà, Barbaresco (CN).
Terreno
Suolo composto da marne calcareo-argillose con venature di sabbie.
Esposizione
Sud-ovest.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale con raccolta in piccole cassette.
Fermentazione in vasche d’acciaio inox a temperatura controllata, con macerazione sulle bucce di 2-3 settimane.
Maturazione per 24 mesi in barrique/botte grande di rovere francese.
Affinamento in bottiglia per 18 mesi.
Colore rosso rubino con riflessi granato.
Al naso regala un bouquet elegantissimo ricco di frutti di bosco, fiori secchi, spezie delicate, vaniglia e nocciola croccante.
Al palato si presenta avvolgente, potente e di gran struttura. Tannini morbidi e levigati. Finale lungo, fresco e profondo.
Piccolo gioiello vitivinicolo a conduzione familiare, l’azienda Rabajà di Bruno Rocca nasce nel 1978 tra le soleggiate colline del Barbaresco. La superficie vitata della cantina copre circa 15 ettari, dislocati tra il cru Rabajà, una delle sottozone più rinomate di Barbaresco, vari appezzamenti nei migliori cru di Neive, e alcuni appezzamenti a Vaglio Serra, nell’Astigiano. Il territorio presenta marne tufacee bianche miste a marne grigio-bluastre, con sabbie "straterellate": suoli ricchi di calcare e microelementi ideali per la coltivazione del Nebbiolo e la produzione di vini strutturati e longevi. Protagonisti della produzione sono i grandi vini del Piemonte - Barbaresco, Langhe, Barbera, Dolcetto e Chardonnay - che qui eccellono per finezza aromatica ed equilibrio. La conduzione dei vigneti è improntata alla sostenibilità e al rispetto per l'ambiente, con l'eliminazione di concimi chimici e antiparassitari, e impianto di leguminose tra i filari.