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Gioiello dedicato a Lucio Mastroberardino, talentuoso enologo campano scomparso prematuramente nel 2013: un rosso elegante, potente, strutturato e longevo, che esalta il temperamento di un vitigno strepitoso qual è l’Aglianico.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 100% Aglianico |
Denominazione | Taurasi Riserva DOCG |
Annata | 2007 |
Abbinamenti | Arrosti, Cacciagione, Costolette d'agnello, Tartufi, Formaggi stagionati |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Campania |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Pietradefusi (AV).
Terreno
Base argillosa-calcarea combinata a elementi di origine vulcanica.
Altitudine
350 metri s.l.m.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale.
Colore granato impenetrabile con lampi rubino.
Al naso esordisce con intriganti note di pomodoro concentrato che dialogano con note di frutti di bosco neri, espressi anche sotto spirito, ciliegia, prugna e carruba, sfumate da nette note balsamiche di menta ed eucalipto; al contempo si avvertono sentori di basilico e timo, cenni di resina di pino, sfumature di inchiostro e decisi timbri di liquirizia; note affumicate che ricordano il camino spento percorrono il quadro giustapposte a respiri di rosa canina essiccata, carcadè e cenni di canfora; seguono sentori di funghi di bosco, anche essiccati, conditi da pepe, ginepro, anice, noce moscata e cuoio.
Bocca di tessitura importante, dall’acidità decisa e succosa che rende l’assaggio dinamico e invogliante, in bel contrasto con dei tannini imponenti ma non disidratanti per un insieme che sollecita tutto il palato, riuscendo a esprimere un frutto che ricorda nettamente l’arancia rossa.
Terredora dal 1978 è protagonista indiscussa del rinascimento vitivinicolo della Campania. Coniugando esperienza e tradizione, ha introdotto nella coltivazione dei millenari vitigni autoctoni moderne innovazioni, conoscenze tecniche e uomini protesi a valorizzarne il futuro, promuovendo il ritorno della viticoltura campana alla sua più antica e qualificata tradizione. Fra le colline d’Irpinia, che circondano le Valli del Sabato e del Calore, è sita la cantina e sono dislocate le tenute, che fanno di Terredora, con i suoi circa 200 ettari, una tra le maggiori aziende viticole del Meridione d’Italia. L’Irpinia è zona collinare, montuosa dell’entroterra, dal clima continentale, che produce vini sin dall’epoca dei Greci e dei Romani. I vigneti aziendali sono, infatti, nelle aree d’Irpinia più vocate per la produzione di vini di grande pregio e rappresentano la sintesi dell’appassionata ricerca tra rispetto e valorizzazione del territorio e del legame indissolubile tra ambiente, vitigno, clima e intervento dell'uomo. Tutti, dai pendii accentuati e dai terreni argillosi-calcarei di origine vulcanica, hanno ottima esposizione e insolazione, clima caldo, asciutto, e ventilato, caratterizzato da forti escursioni termiche e poche piogge ben distribuite nell’arco dell’anno, oltre 3.500 piante/ettaro allevate a guyot.