25,00 €
Merlot in purezza che ammalia e conquista dolcemente. È un rosso sfaccettato e intrigante che unisce alla piacevolezza del tannino una straordinaria lunghezza gustativa.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 100% Merlot |
Denominazione | Sicilia Menfi DOC |
Annata | 2020 |
Filosofia produttiva | Biologico, SOStain® |
Abbinamenti | Lasagne, Polenta e funghi, Filetto al pepe verde, Agnello, Formaggi stagionati |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Sicilia |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Sambuca di Sicilia (AG)
Terreno
Suolo di tessitura media, da mediamente profondo a profondo, con uno scheletro abbondante costituito da ciottoli, mediamente calcareo con frazioni di terreni scuri e vegetali.
Altitudine
195 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Spalliera con sistema di potatura guyot.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale.
Vendemmia manuale in cassette da 15 kg.
Diraspatura, pigiatura e fermentazione in vasca d'acciaio. Le uve sono state movimentate 2-3 volte al giorno con rimontaggi molto brevi - tra i 15 e 20 minuti - a seconda della fase di fermentazione. La fermentazione è durata 6-8 giorni, con la temperatura che nelle prime fasi è stata mantenuta intorno ai 16 °, nella seconda fase sui 20-22° e infine, avviandosi alla sua conclusione, sui 25-26°, interrompendo la refrigerazione.
Svinatura, sfecciatura e affinamento per 14 mesi in barrique di rovere di Allier (50% nuove, 25% di secondo passaggio, 25% di terzo passaggio). Fermentazione malolattica svolta in barrique.
Colore rubino compatto.
Al naso regala un bouquet dolce e ricco, con note di ribes nero e viola candita che si alternano a profumi di timo e lavanda.
Al palato si presenta elegante, ampio, sapido e intenso. Trama tannica fitta. Finale molto lungo.
Azienda familiare che da 17 generazioni percorre le strade dell’evoluzione agricola in una terra complessa come la Sicilia, con un approccio sempre orientato all’apertura e all’innovazione. Nel corso del ‘900 è stato nonno Vito a dimostrare come, oltre alla gestione statica della proprietà terriera, ci si dovesse muovere verso nuove soluzioni e nuove prospettive: lui per primo, a Menfi, ha tentato la trasformazione della piccola cantina familiare in una grande cantina sociale che, in poco tempo, si è poi trasformata in un patrimonio collettivo e in un modello di sviluppo territoriale. Attorno al Forte dell’Ulmo è stato piantato nel 1985 il primo vigneto. Due diverse generazioni lavorano da quel giorno fianco a fianco, con la perfetta intesa che deriva non solo dall’armonia dei caratteri e dalla complementarietà delle competenze, ma soprattutto dall’unità della visione: l’amore per questa terra, il desiderio di proteggerla e la capacità di immaginare ogni giorno un nuovo modo per darle valore. L'azienda interpreta il proprio percorso come un grande viaggio in Sicilia, visto come continente del vino, dove ha fondato tenute in 5 diversi territori da ovest a est, valorizzando i vitigni autoctoni, compresi quelli ormai dimenticati, e adattando ai diversi terroir anche i vitigni internazionali. L’etica della produzione e la protezione dell’ambiente, del paesaggio e della cultura di ogni luogo, attraverso una viticoltura sostenibile e duratura con cantine perfettamente integrate nel paesaggio e vini che rappresentano perfettamente ogni territorio, è ciò che definisce il DNA aziendale.