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Grande vino siciliano, proveniente da terreni calcareo-argillosi, nato dalla sperimentazione di Planeta sul Fiano, nobile e antica varietà di origine campana. Prodotto secondo i criteri della sostenibilità e del biologico, eccelle per i profumi mediterranei intensi e fruttati, la grande struttura e la mineralità.
Tipologia vino | Vino Bianco |
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Vitigno | 100% Fiano |
Denominazione | Sicilia Menfi DOC |
Annata | 2023 |
Filosofia produttiva | Biologico, SOStain® |
Abbinamenti | Aperitivo, Pesce crudo, Ostriche, Capesante, Gamberi, Pesce alla griglia |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Sicilia |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Gurra, Dispensa Menfi (AG).
Terreni
Dispensa: suolo mediamente profondo tendente all’argilloso, scheletro quasi assente, mediamente calcareo.
Gurra: suolo mediamente profondo poco calcareo, scheletro assente e molto argilloso.
Altimetria
Dispensa: 75 metri s.l.m.
Gurra 35 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Spalliera con sistema di potatura guyot.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale in cassette da 15 kg.
Refrigerazione dell'uva, diraspatura, pigiatura, pressatura soffice e sedimentazione statica in acciaio inox a bassa temperatura.
Travasamento della parte limpida e fermentazione in acciaio inox per il 90% e per il 10% in botte di rovere da 36 hl, a circa 14-15°, per
12-14 giorni.
Alla fine della fermentazione il vino è stato colmato con la stessa massa, lasciandolo sulle fecce primarie, con agitazioni settimanali tramite bâtonner o agitatore; nel mese di febbraio, dopo un periodo di circa 4 mesi, il vino è stato travasato, scorporandolo dalle fecce
grossolane, lasciandolo sulle fecce più fini con agitazioni settimanali.
Affinamento in acciaio, rovere di Allier botti da 36 hl e tonneau.
Colore giallo paglierino.
Al naso regala note di fiore di ginestra e timo. Si possono rintracciare delicati profumi di camomilla, fieno, mango e pomelo.
Palato minerale con tracce di sapidità vibranti che scuotono e dissetano. Poi il ritmo cambia per diventare più lento e armonico, un invito a sorseggiare questo bianco d’autore con la giusta calma godendosi appieno ogni sfumatura. Il finale regala una sensazione tattile setosa con un retrogusto raffinatissimo di albicocche mature, di mandorli in fiore e foglia di basilico.
Azienda familiare che da 17 generazioni percorre le strade dell’evoluzione agricola in una terra complessa come la Sicilia, con un approccio sempre orientato all’apertura e all’innovazione. Nel corso del ‘900 è stato nonno Vito a dimostrare come, oltre alla gestione statica della proprietà terriera, ci si dovesse muovere verso nuove soluzioni e nuove prospettive: lui per primo, a Menfi, ha tentato la trasformazione della piccola cantina familiare in una grande cantina sociale che, in poco tempo, si è poi trasformata in un patrimonio collettivo e in un modello di sviluppo territoriale. Attorno al Forte dell’Ulmo è stato piantato nel 1985 il primo vigneto. Due diverse generazioni lavorano da quel giorno fianco a fianco, con la perfetta intesa che deriva non solo dall’armonia dei caratteri e dalla complementarietà delle competenze, ma soprattutto dall’unità della visione: l’amore per questa terra, il desiderio di proteggerla e la capacità di immaginare ogni giorno un nuovo modo per darle valore. L'azienda interpreta il proprio percorso come un grande viaggio in Sicilia, visto come continente del vino, dove ha fondato tenute in 5 diversi territori da ovest a est, valorizzando i vitigni autoctoni, compresi quelli ormai dimenticati, e adattando ai diversi terroir anche i vitigni internazionali. L’etica della produzione e la protezione dell’ambiente, del paesaggio e della cultura di ogni luogo, attraverso una viticoltura sostenibile e duratura con cantine perfettamente integrate nel paesaggio e vini che rappresentano perfettamente ogni territorio, è ciò che definisce il DNA aziendale.