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Vera icona siciliana, è uno Chardonnay in purezza che nasce dal desiderio di riuscire a competere a livello internazionale con i migliori produttori di questo vitigno così nobile e diffuso. Le vigne di Ulmo e Maroccoli, coltivate secondo i criteri della sostenibilità e del biologico, sono uniche per posizione e per terroir. La fermentazione e l’affinamento in legni francesi ci consegnano un vino unico per grazia e potenza.
Tipologia vino | Vino Bianco |
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Vitigno | 100% Chardonnay |
Denominazione | Sicilia Menfi DOC |
Annata | 2022 |
Abbinamenti | Prosciutto crudo, Foie gras, Carne con salsa di funghi, Formaggi erborinati |
Filosofia produttiva | Biologico, SOStain® |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Sicilia |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Ulmo e Maroccoli (AG).
Terreno
Ulmo: terreno di tessitura media, da mediamente profondo a profondo, con uno scheletro abbondante costituito da ciottoli, mediamente calcareo con frazioni di terreni scuri e vegetali.
Maroccoli: suolo calcareo ricco di scheletro di medie dimensioni, poco argilloso con abbondante frazione limosa.
Altitudine
Ulmo: 250 metri s.l.m.
Maroccoli: 415 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Spalliera con sistema di potatura guyot.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale con raccolta in casse da 16 kg e refrigerazione dell'uva a circa 12-14°.
Diraspatura, pigiatura, pressatura soffice e sedimentazione statica a bassa temperatura (6-7°).
Successivamente la parte limpida è stata travasata e ha fermentato in barrique di rovere Allier da 225 litri a circa 17-19° per 5-7 giorni.
Affinamento sulle fecce primarie - con bâtonnage eseguiti settimanalmente per i primi 5 mesi, successivamente ogni 14 giorni - fino al completamento degli 11 mesi in barrique di rovere di Allier da 225 litri (40% nuove, 30% di 2° passaggio, 30% di 3° passaggio).
Colore oro chiaro ricco, profondo ma trasparente.
Al naso regala un bouquet intenso e complesso, con note di pesche gialle mature, miele d’acacia, pasta di mandorla, cereali e tostatura.
Al palato si presenta pieno, morbido e cremoso, con una piacevole e rinfrescante vena acida. Finale pulito e persistente.
Azienda familiare che da 17 generazioni percorre le strade dell’evoluzione agricola in una terra complessa come la Sicilia, con un approccio sempre orientato all’apertura e all’innovazione. Nel corso del ‘900 è stato nonno Vito a dimostrare come, oltre alla gestione statica della proprietà terriera, ci si dovesse muovere verso nuove soluzioni e nuove prospettive: lui per primo, a Menfi, ha tentato la trasformazione della piccola cantina familiare in una grande cantina sociale che, in poco tempo, si è poi trasformata in un patrimonio collettivo e in un modello di sviluppo territoriale. Attorno al Forte dell’Ulmo è stato piantato nel 1985 il primo vigneto. Due diverse generazioni lavorano da quel giorno fianco a fianco, con la perfetta intesa che deriva non solo dall’armonia dei caratteri e dalla complementarietà delle competenze, ma soprattutto dall’unità della visione: l’amore per questa terra, il desiderio di proteggerla e la capacità di immaginare ogni giorno un nuovo modo per darle valore. L'azienda interpreta il proprio percorso come un grande viaggio in Sicilia, visto come continente del vino, dove ha fondato tenute in 5 diversi territori da ovest a est, valorizzando i vitigni autoctoni, compresi quelli ormai dimenticati, e adattando ai diversi terroir anche i vitigni internazionali. L’etica della produzione e la protezione dell’ambiente, del paesaggio e della cultura di ogni luogo, attraverso una viticoltura sostenibile e duratura con cantine perfettamente integrate nel paesaggio e vini che rappresentano perfettamente ogni territorio, è ciò che definisce il DNA aziendale.