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Rosso delle Marche che nasce dall'assemblaggio di uve Montepulciano più una piccola parte di Sangiovese, entrambi vinificati con tecniche mirate a esaltare frutto e gradevolezza, tipici dell’area di produzione prossima al mare Adriatico. Eccellente con ricette saporite a base di carni arrostite.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 85% Montepulciano, 15% Sangiovese |
Denominazione | Rosso Conero DOC |
Annata | 2022 |
Abbinamenti | Pasta ripiena, Pietanze alla griglia, Porchetta, Cacciagione, Brasati, Formaggi stagionati e piccanti |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Marche |
Stato | Italia |
Località
Osimo e Ancona, Marche.
Terreni
Suoli di natura prevalentemente argillosa e calcarea.
Metodo produttivo
Vendemmia eseguita sia a mano, sia a macchina.
L’uva, diraspata e leggermente pigiata, viene vinificata in criomacerazione, tecnica che ha lo scopo di esaltare l’estrazione di aromi primari del frutto.
Malolattica svolta.
Affinamento in serbatoi di acciaio per circa 4-5 mesi.
Colore rosso rubino con riflessi violacei.
Al naso regala un caratteristico aroma vinoso con un profumo pulito di visciola matura.
Gran polpa e gran rotondità di sapore, uniti a una buona struttura, garantiscono una piacevole bevibilità.
La storia di Umani Ronchi comincia intorno alla fine degli Anni ’50, quando Gino Umani Ronchi dà vita a una piccola azienda agricola nelle Marche, a Cupramontana, terra del Verdicchio Classico. Pochi anni dopo l’azienda viene rilevata dalla famiglia Bianchi-Bernetti che ne acquisisce il marchio, insieme alla proprietà, dando un impulso produttivo e commerciale all’attività. Nel 1968 avviene la trasformazione in Azienda Vinicola, e appena un anno dopo, il trasferimento della sede sociale e amministrativa a Osimo, dove si inaugura la cantina destinata alla lavorazione del Rosso Conero. Nello stesso periodo viene potenziata la cantina di Castelbellino, già dedicata alla lavorazione del Verdicchio. La gestione dell’azienda è tutta di Massimo Bernetti, che porta avanti con visione tre macro-obiettivi: aprire la commercializzazione dei vini ai mercati esteri, in particolare Germania e Inghilterra; incrementare la produzione, affiancando al Verdicchio, il Rosso Conero; aumentare la superficie agricola dell’azienda, che raggiungerà in poco tempo i 210 ettari di vigneti tra Marche e Abruzzo. In quegli stessi anni, Massimo Bernetti decide di lavorare sull’intera filiera produttiva, per migliorarla da un punto di vista qualitativo e per ampliare l’offerta a partire dai rossi, soprattutto dal Rosso Conero. Si arriva ai primi anni ’90, quando Massimo Bernetti, affiancato da suo figlio Michele, decide di avviare un lavoro di ricerca sulle più evolute tecniche agronomiche ed enologiche, e sui migliori terreni vitati, anche grazie a collaborazioni con esperti e centri di studio universitari. Michele, assieme ai propri tecnici, porta avanti un lavoro di affinamento continuo sui vini, che si traduce nella creazione di nuovi prodotti, e nella cura scrupolosa delle etichette esistenti. Un lavoro di perfezionamento della collezione Umani Ronchi, in un mercato nazionale e internazionale estremamente difficile e competitivo, dove è necessario differenziare, e dove l’unica parola d’ordine è perseguire la qualità.