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Raffinata interpretazione del Fiano di Avellino. Grazie alla parziale vinificazione in barrique di rovere nuove presenta grande armonia e un'aromaticità seducente. E' un vino longevo che può invecchiare bene, anche per alcuni decenni, grazie alla ricchezza in precursori d'aroma e alla freschezza e integrità di gusto.
Tipologia vino | Vino Bianco |
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Vitigno | 100% Fiano |
Denominazione | Fiano di Avellino DOCG |
Annata | 2007 |
Filosofia produttiva | Biologico |
Abbinamenti | Molluschi, Primi a base di pesce, Torte salate, Pesce alla griglia, Carni bianche, Mozzarella di bufala |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 1,5l |
Regione | Campania |
Stato | Italia |
Provenienza
Lapio (AV).
Terreno
Suolo argilloso-calcareo.
Altitudine/Esposizione
570 metri s.l.m./Sud-ovest.
Sistema di allevamento
Controspalliera orizzontale semplice con potatura a guyot.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale. Raccolta in piccole cassette da 15 kg in corrispondenza della piena maturazione aromatica dell'uva.
Dopo una lunga pressatura dei grappoli interi, il mosto di sgrondo, rigorosamente protetto dall'ossigeno, viene separato da quello di pressa e illimpidito per sedimentazione naturale.
Fermentazione per il 70% in tini di acciaio inox e per il 30% in barrique di rovere nuove.
Affinamento per 8 mesi sulle fecce fini regolarmente risospese nel vino.
Colore giallo-dorato luminoso con riflessi verdi.
Al naso esprime un bouquet ricco e complesso, con note di spezie, agrumi e frutta tropicale.
Al palato si presenta fresco, morbido ed elegante, con una struttura densa e continua. Finale sapido e persistente.
L'azienda agricola biologica Quintodecimo, fondata nel 2001 da Luigi Moio e Laura Di Marzio, sorge su una collina di Mirabella Eclano, in Campania, a poca distanza da Taurasi. La piccola collina, a 420 metri di quota, è interamente vitata con Aglianico, vitigno simbolo del territorio. Il terreno argilloso, di colore chiaro, ricco di oligoelementi preziosi, per il dolce declivio e la buona struttura, è sufficientemente drenante. Con i primi tepori primaverili si riscalda rapidamente ma conserva acqua in profondità, che favorisce una costante alimentazione idrica e minerale delle viti e, di conseguenza, una maturazione dell'uva regolare ed omogenea. L'antico Aglianico è nel suo ideale microclima, dove beneficia di notti fresche e di estati miti, ben tollerando la neve in inverno e i ritorni di freddo in primavera. Dal 2006 è stata avviata anche la produzione di vini bianchi dai classici vitigni Fiano, Greco e Falanghina.