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Rosso delle Langhe ottenuto da uve Nebbiolo in purezza, di grande complessità aromatica e dal superbo vigore tannico. Vino dal grande potenziale evolutivo.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 100% Nebbiolo |
Denominazione | Barolo DOCG |
Annata | 2013 |
Abbinamenti | Carni rosse, Selvaggina, Piatti con funghi e tartufi, Formaggi stagionati |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Piemonte |
Stato | Italia |
Località
La Morra (CN).
Terreno
Suolo franco limoso-argilloso, subalcalino, povero di sostanza organica.
Altitudine/Esposizione
370-420 metri s.l.m./Est/Sud-est
Sistema di allevamento
Guyot.
Metodo produttivo
Vinificazione di 20 giorni a temperatura controllata con 2 follature giornaliere.
Affinamento per 12 mesi in barrique, 40% nuove, 40% di secondo passaggio, 20% di terzo passaggio; 12 mesi in botte grande, 10 mesi nel cemento e i successivi 6 mesi in bottiglia.
Colore rosso rubino brillante con una leggera unghia aranciata.
Il naso teso ed elegante ha aromi di frutta scura, erbe aromatiche, fiori appassiti e liquirizia.
La bocca piacevolmente fresca e speziata ha complessità aromatica e un superbo vigore tannico, che lasciano presagire un'estrema longevità.
Azienda agricola a conduzione familiare che produce annualmente circa 100.000 bottiglie con uve provenienti esclusivamente da circa 22 ettari di vigna di proprietà, ubicati nei comuni di Barolo, Monforte, Roddino, Serralunga e Sinio. Dal 1991 si producono vini ben riconoscibili sia per il vitigno, sia per la zona di provenienza, rispettando e cercando di preservare ambiente e territorio. Per la vigna ci si avvale dei migliori principi della lotta integrata, coniugando un’accorta gestione agronomica con il solo utilizzo di prodotti biologici per la difesa fitosanitaria. I vigneti sono inerbiti, concimati organicamente e non vengono diserbati chimicamente. La certificazione biologica è stata ottenuta nel 2017, dopo 3 anni di conversione biologica. Le uve, una volta raccolte a mano, vengono immediatamente trasportate in cassette alla cantina per essere cernite, diraspate e pigiate. Per quanto riguarda la vinificazione si ricorre a diverse soluzioni, così come si cerca di limitare al massimo l’utilizzo di solfiti, chiarificazione e filtrazione. Le fermentazioni alcoliche e malolattiche di tutti i vini avvengono spontaneamente. Negli ultimi anni si è provveduto a ridurre la percentuale di rovere nuovo utilizzato, i tempi di permanenza dei vini in legno, le temperature di fermentazione e diminuito l’estrazione per ottenere vini più snelli e freschi.